Smog, vigili urbani di Roma: "Senza mascherine non lavoriamo"
I vigili urbani della Capitale minacciano sciopero e chiedono alle amministrazioni di attivarsi per proteggere i poliziotti esposti alle malattie e allo smog
16 September, 2014
Minacciano sciopero i vigili aderenti all’O.S.Po.L. (Organizzazione Sindacale delle Polizie Locali) se il sindaco Marino e le amministrazioni non faranno qualcosa per tutelare i poliziotti che si trovano ogni giorno per le strade e che sono continuamente esposti a notevoli rischi sanitari.
Un protesta che ha già preso il nome di "rivolta delle mascherine" e che sembrerebbe essere partita per iniziativa di un poliziotto sindacalista, Roberto Pardo, primo a scendere in campo con la maschera in viso.
Nello specifico si chiede
- Rotazione sui posti di servizio ad alta intensità di traffico
- installazione di cabine con filtraggio dell'aria
- polizza assicurativa contro i rischi di salute per quanto riguarda le malattie professionali
- dotazione di un kit sanitario che comprenda: mascherina a norma, corpetti antitaglio e guanti protettivi
Il tutto per ognuno dei 6200 vigili della capitale che di giorno, e di notte, sono esposti non solo alle aggressioni, ma anche ad un fortissimo smog specialmente nelle ore di punta. Ed in effetti è proprio l’O.S.Po.L. a riportare che "la maggior parte degli agenti che operano su strada sono affetti da malattie come dermatiti allergiche, forte lacrimazione oculare, sordità, emicrania e riniti croniche. Nei casi più gravi si riscontrano malattie cardiocircolatorie e tumori che portano a invalidità permanente e anche al decesso."
In più, nell’assemblea convocata lo scorso 10 settembre, la polizia capitolina lamenta anche l’assenza di equipaggiamento protettivo quando ci si trovi a lavorare con extracomunitari e senza tetto per paura di contrarre malattie come scabbia, malaria e tbc.