Taxisti contro Uber. Maran e Croci: "Il mondo cambia e non si ferma con le intimidazioni" | Il caso del manichino impiccato
Un manichino impiccato al filo della luce, che raffigurava l'assessore alla Mobilità di Milano, Pierfrancesco Maran, è stato affisso in via Donati. Sul manichino, rimosso dalla polizia, c'era un volantino con la scritta 'Maran go home' e vari slogan contro Uber. Croci: "I taxisti si dissocino, gesto che li danneggia pesantemente"
17 September, 2014
La rabbia dei taxisti contro Uber e il Comune di Milano, accusato di sostenere il nuovo servizio a discapito della categoria, ha trovato un nuovo modo di autorappresentarsi: un grottesco pupazzo impiccato a un filo della luce, con la scritta "Maran go home".
"Voglio ringraziarvi per la tanta solidarietà che mi avete espresso oggi - ha scritto l'Assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran su Facebook - Ho sempre pensato che chi ha l'onore di servire le istituzioni democratiche lo debba fare superando paure ed intimidazioni. Abbiamo intrapreso una strada chiara sulla mobilità che significa anche concorrenza e libertà di scelta per i cittadini tra servizi diversi, come abbiamo visto anche con lo sharing. Noi ci confrontiamo con tutti ma chi pensa di usare altri metodi sappia che non saranno quelli a intimorirci, anche perché la reazione di oggi ci dice che non siamo affatto soli. Il mondo cambia e non saranno manichini appesi a fermare i cambiamenti".
Il commento di Edoardo Croci, Milano si muove
Il presidente del comitato promotore del referendum Milanosimuove ha condannato il gesto: "A seguito dell’indegna messinscena di questa mattina con l’esposizione in via Donati di un manichino impiccato con le fattezze dell’assessore Maran, nel manifestare la mia solidarietà allo stesso, credo sia doveroso chiedere che le associazioni che rappresentano i tassisti si dissocino pubblicamente da chi ha commesso il fatto. Purtroppo da parte di una minoranza, speriamo molto esigua, di taxisti si è ampliamente superato il livello della legittima difesa dei propri interessi nel contestare la concorrenza di Uber. Il clima di violenza e di intimidazione che si è creato, oltre che inammissibile, nuoce alla stessa categoria dei taxisti che, anzichè difendere rendite di posizione potrebbero giocare un ruolo attivo e propositivo in una città come Milano che negli ultimi anni sta puntando alla riduzione dell’uso dell’auto privata a favore del trasporto pubblico e della mobilità collettiva, anche grazie alla spinta esercitata dai cittadini con i referendum per l’ambiente approvati nel giugno 2011”.
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Rassegna stampa:
Via Donati, manichino «impiccato» contro Maran e la manager di Uber - Il Corriere della Sera
Lite Taxi-Uber, manichino impiccato per contestare l'assessore Maran - Il Giorno