People's Climate March: a Roma un cuore verde contro i cambiamenti climatici
Nella giornata di mobilitazione mondiale per il clima, anche a Colosseo migliaia di persone si sono unite in un enorme cuore verde per chiedere ai governi del mondo azioni concrete contro i cambiamenti climatici
22 September, 2014
Un successo in tutto il mondo: si parla di oltre un milione di persone che da New York a Roma hanno marciato e manifestato per chiedere azioni urgenti e concrete contro i cambiamenti climatici ai governi del mondo impegnati in questi giorni al Summit sul Clima convocato dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon. Obiettivo del Summit è discutere, insieme ai Capi di Stato, degli impegni di contenimento delle emissioni in vista dell’accordo globale sul clima atteso a fine del 2015 nella Conferenza delle Parti di Parigi.
A Roma c'è stata una vera e propria invasione di bici e persone vestite di verde che alle ore 15 si sono ritrovate all'ombra del Colosseo per scattare dall'alto la foto di un enorme cuore verde che batte per il Pianeta. L'entusiasmo al centro del cuore è tanto, e quando il “drone fotografo” si alza in volo siamo tutti con il naso all'insù sventolando bandiere e cartoncini verdi. La foto è stata poi proiettata a Times Square a New York, dove si è tenuta la Marcia più grande del mondo. Nel cuore romano c'è anche Laura Boldrini, la Presidente della Camera, che ha ricevuto da Avaaz le oltre 2 milioni di firme raccolte per chiedere 100% energia pulita.
La giornata prosegue con una biciclettata per i luoghi più importanti del centro di Roma che ha come tappa finale Via dei Fori Imperiali dove sul palco allestito di fronte al Foro di Augusto si alternano i rappresentanti delle numerose associazioni che hanno aderito alla grande giornata di mobilitazione. Anche Estella Marino, Assessore all'Ambiente di Roma, ha partecipato ribadendo l'impegno per la Capitale di muoversi sempre più verso politiche di energia sostenibile. “Gli impatti dei cambiamenti climatici si faranno sempre più sentire nelle città. Come amministratori locali – ha detto Estella Marino - abbiamo la responsabilità di lavorare con i cittadini per assicurare che le risorse globali siano mobilitate per affrontare questa enorme sfida. A livello locale ci stiamo impegnando in ambiziose azioni climatiche: attraverso questa marcia, stiamo incoraggiando i leader nazionali a fare lo stesso”.
Sul palco si sono alternati, presentati dal giornalista ambientale Marco Gisotti, Veronica Caciagli di Italian Climate Network, Edoardo Zanchini di Legambiente, Francesco Ferrante di Kyoto Club, Francesco Benetti di Avaaz, Giuseppe Onufrio di Greenpeace Italia, Ermete Realacci presidente della Commissione Ambiente della Camera. Tutte queste voci per ribadire tre importanti richieste:
1 - che il tema del cambiamenti climatici diventi un punto prioritario nell’agenda di Governo, assumendo impegni ambiziosi di riduzione delle emissioni di CO2 e degli altri gas serra, a partire da obiettivi efficaci per la lotta ai cambiamenti climatici e in linea con le raccomandazioni dell’Intergovernamental Panel on Climate Change. In attuazione di questi è necessaria un’accelerazione della trasformazione del sistema di produzione di energia che permetta l’uscita dai combustibili fossili e ponga fine ai sussidi alle fonti fossili, a favore di una generazione energetica distribuita, democratica e pulita.
2 – che l’Italia, in quanto presidente di turno dell'unione europea, si batta per impegni ambiziosi e vincolanti al 2030. Che nel vertice europeo di ottobre sia portatrice in Europa di una visione lungimirante e ambiziosa nell’attuale dibattito per la definizione dei nuovi obiettivi, proponendo +40% di risparmio energetico, +45% di fonti rinnovabili, -55% di riduzione di CO2. La definizione di questi obiettivi determinerà infatti le scelte energetiche e climatiche dei prossimi quindici anni, influenzando la misura con cui si agirà per contenere il surriscaldamento globale
3 - che l’Italia contribuisca al Fondo Verde per il Clima e mantenga fede agli impegni che erano stati assunti a Copenaghen in tema di finanza per il clima. Finanziamenti per misure di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici sono, infatti, necessari ed è giusto che l’Italia faccia la sua parte.
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