Ilva, terreno con diossina "bonificato" dalla canapa. Al via la raccolta con Canapuglia
E' iniziata il 20 settembre, nella masseria dell'ex allevatore tarantino Vincenzo Fornaro, che subì l'abbattimento di centinaia di pecore contaminate dalla diossina attribuita alle emissioni Ilva, la raccolta della canapa seminata nell'aprile scorso secondo un programma di riconversione dell'azienda progettato con la collaborazione di Canapuglia
23 September, 2014
(da Ansa Taranto)
E' iniziata oggi, nella masseria Carmine dell'ex allevatore tarantino Vincenzo Fornaro, che subì l'abbattimento di centinaia di pecore contaminate dalla diossina attribuita alle emissioni Ilva, la raccolta della canapa seminata nell'aprile scorso secondo un programma di riconversione dell'azienda progettato con la collaborazione di Canapuglia. E' avvenuto il primo campionamento delle piante. Con questa iniziativa, che beneficia delle risorse regionali ottenute con il bando 'Principi attivi', si potrà valutare, a seguito dell'analisi dei dati, la creazione di una filiera della canapa in grado di migliorare la fertilità del suolo.
L'obiettivo è quello di trasformare la canapa in 25 mila prodotti sostenibili e bonificare contestualmente il territorio agricolo circostante il siderurgico e le fabbriche inquinanti. Numerosi i messaggi sui social network nei confronti dell'ex allevatore, definito "un guerriero coraggioso" che lotta per "la rinascita di Taranto". Il leader dei Verdi, Angelo Bonelli, ricorda che "grazie anche alla sua denuncia la Procura di Taranto ha avviato l'inchiesta che ha preso il nome di 'Ambiente Svenduto' che ha portato all'arresto di dirigenti Ilva, di Emilio e Fabio Riva (ancora oggi in attesa di estradizione) e alla richiesta di rinvio a giudizio per presidente di Regione, della Provincia e del sindaco di Taranto.
Oggi - conclude Bonelli - è il grande giorno, il giorno del raccolto... Forza Vincenzo. Taranto libera dalla diossina e dai veleni".