di Aglaia Zannetti

Milano capitale della raccolta differenziata, Milano capitale della Circular Economy: con il 52, 4% di raccolta differenziata, il capoluogo lombardo costituisce, infatti, un vero e proprio modello di eccellenza e un punto di riferimento a livello internazionale in questo settore, guadagnandosi il titolo di capitale dell’economia circolare.

Ma che cosa significa Circular economy? Si tratta di un sistema circolare, appunto, nel quale, attraverso il riciclo del rifiuto solido urbano, le risorse si recuperano e vengono reinserite nel ciclo produttivo. I materiali vengono così interamente riutilizzati “ponendo al centro la sostenibilità ambientale, sociale ed economica (…) e mettendo fine alla società del rifiuto”.

Un traguardo che sembra più vicino per la città di Milano i cui eccellenti risultati sinora raggiunti sono stati possibili grazie all'utilizzo dei sacchetti in bioplastica compostabile e soprattutto grazie ad un’efficiente sistema di raccolta porta a porta di carta, metalli, vetro, plastica dove la frazione organica costituisce 1/3 dei rifiuti totali prodotti da ogni singolo individuo, con oltre 91 kg per abitante all’anno.

Secondo una ricerca dell’università Bocconi se la raccolta dell’umido venisse estesa a tutti i comuni italiani si potrebbe arrivare ad una riduzione di circa 7 milioni di tonnellate di CO2, con un conseguente incremento anche di posti di lavoro necessari per avviare i nuovi impianti.

La conferenza, organizzata dal Comitato Promotore costituito da Amsa- A2A, Novamont e Comieco e moderata dal Presidente della Commissione Ambiente del Consiglio Comunale di Milano, Carlo Monguzzi, ha ospitato diversi relatori, delegati delle principali città aderenti al C40 Cities Climate Leadership Group, quali San Paulo, Washington, Hong Kong, Tokio e Johannesburgh.