Raccolta Vetro. CoReVe: “Bene il sud. Nel 2013 cresce con un +8,3%”
Bari. Convegno CoReVe-Anci. La raccolta del vetro in Italia nel 2013 ha raggiunto una media di 28,9 kg per abitante con un tasso di riciclo del 72,9%. Il sud ha registrato nelle sue regioni il più consistente balzo in avanti nella raccolta del vetro, con un +8,3% rispetto all’anno precedente arrivando ad una media procapite annuale di 17,8 chilogrammi
08 October, 2014
La raccolta differenziata del vetro conviene. Infatti, un comune di 100.000 abitanti potrebbe avere un beneficio economico (tra ricavi e risparmi dei costi in discarica) fino a 670.000 euro con una raccolta di 29 kg/anno di vetro per abitante. Questo e altri sono i dati emersi al convegno organizzato a Bari dal CoReVe, il Consorzio per il Recupero del Vetro da imballaggi e da ANCI, l’Associazione dei Comuni d’Italia.
La crescita al sud è merito delle raccolte differenziate attuate in molti comuni. Il mezzogiorno, infatti, fino a pochi anni fa conferiva quantitativi per abitante molto bassi. Oggi sta assistendo ad un recupero progressivo di comportamenti virtuosi e nel 2013 ha registrato nelle sue regioni il più consistente balzo in avanti nella raccolta del vetro, con un +8,3% rispetto all’anno precedente, arrivando ad una media di 17,8 chilogrammi per abitante l’anno, un quantitativo ancora lontano dai 28,9 chilogrammi della media nazionale, ma che dimostra come si sia imboccata una strada che permetterà di raggiungere risultati rilevanti. Casi di successo al Sud, che testimoniano come ci siano ampi margini di crescita, si riscontrano in città come Salerno, che da anni ha raggiunto e mantiene risultati di eccellenza assoluta a livello nazionale, e Cosenza, che in pochi mesi ha colmato il proprio ritardo e raggiunto il 52% di raccolta differenziata.
In Puglia il gap da recuperare è ancora ampio. Qui la raccolta media è di 13,3 kg per abitante 4,5 in meno rispetto a quella del Sud in generale, abbiamo situazioni diverse. (Leggi qui i dati della Puglia). I dati dimostrano, dunque, che ci sono in Regione ancora ampi margini di crescita per la raccolta differenziata degli imballaggi in vetro e realtà che hanno già scoperto l’opportunità ambientale ed economica offerta da buoni risultati della raccolta differenziata.
Il Convegno “Raccolta differenziata del vetro, costo o opportunità?” sottolineando tutti i benefici che una crescita della quantità e qualità della raccolta del vetro può garantire alle amministrazioni locali e ai cittadini, ha riunito allo stesso tavolo tutti gli attori che chiudono il cerchio delle responsabilità: i produttori industriali, rappresentati da CoReVe e Conai, riciclatori del rottame di vetro recuperato dai rifiuti raccolti e finanziatori degli oneri aggiuntivi incontrati dai Comuni per fare la raccolta differenziata.
“La raccolta differenziata degli imballaggi in vetro è un esempio di gestione intelligente delle risorse del paese. Infatti non solo permette di preservare l’ambiente, rendendo marginale l’uso della discarica per i rifiuti di imballaggi in vetro, ma mette in grado l’industria di risparmiare energia e ridurre le emissioni di gas serra. I numeri della raccolta differenziata del vetro nel sud dell’Italia – ha affermato Franco Grisan, Presidente del CoReVe - ci dimostrano che ci sono ancora ampi spazi di miglioramento: sia per quel che riguarda le quantità intercettate che per la qualità del materiale raccolto che deve consentire il successivo riciclo. L’obiettivo di questo incontro è proprio quello di far emergere proposte e soluzioni concrete per superare le inefficienze e gli ostacoli che penalizzano cittadini e territori del Sud grazie anche alla consapevolezza di quanto è già stato fatto finora”.
“E’ importante –ha concluso Grisan- che il Sud acceleri il suo pur buono trend di crescita, ma è anche importante insistere per una raccolta differenziata attenta e precisa che punti all’eccellenza, In questi sforzi i grandi attori sono i Comuni, ai quali CoReVe darà il massimo supporto possibile per il raggiungimento di obiettivi sempre più elevati.”.
“L’ ANCI – ha dichiarato Nicola Nascosti, membro della Commissione Tecnica Paritetica ANCI-CoReVe - ha sottoscritto il nuovo Accordo con CoReVe per l’implementazione di sistemi sempre più virtuosi per la raccolta del vetro con la piena convinzione che, come avvenuto in passato, tale collaborazione porterà i frutti sperati. I dati in nostro possesso testimoniano infatti che il riciclo del vetro sta migliorando sia in termini di qualità che di quantità. I numerosi progetti presentati negli anni scorsi dai Comuni coinvolti, oltre a introdurre elementi di novità nei sistemi di gestione e recupero dei rifiuti in vetro, hanno contribuito anche ad un maggiore coinvolgimento dell’intera cittadinanza in questi processi virtuosi”.
Ma quali sono i benefici economici? Il vetro raccolto, infatti, una volta trattato efficacemente e trasformato in Materia Prima Seconda, può essere riciclato infinitamente nelle vetrerie per la produzione di nuove bottiglie realizzando quell’ “economia circolare”, considerata dall’Europa il pilastro dello sviluppo sostenibile. Ma non solo. Aumentare la raccolta differenziata e migliorarne la qualità può portare risorse nelle casse dei comuni. Il beneficio economico medio di un comune di 30.000 abitanti che raccoglie 29 kg/ab anno di vetro sarebbe pari a 201.000 euro l’anno (contributi CoReVe più risparmio dello smaltimento in discarica) mentre scende a 90.000 euro se la raccolta è di 13 kg/ab l’anno. I benefici per un comune di 100.000 abitanti arriverebbero a 670.000 euro con una raccolta di 29 chilogrammi per abitante ma di soli 113.000 con una raccolta di 13 chilogrammi. Nel 2013 la raccolta differenziata del vetro ha evitato agli italiani costi per lo smaltimento in discarica pari a circa 150 milioni di euro e corrisposto ai Comuni, tramite il sistema CoReVe, 46,5 milioni di euro.
Il problema della qualità. Uno dei grandi problemi irrisolti resta ancora, infatti, la qualità del rottame di vetro che arriva dalle raccolte differenziate. Spesso si trovano mescolate al rottame sostanze improprie che causano difetti sui nuovi contenitori. Questi nemici del riciclo si chiamano bicchieri di cristallo, piatti e tazzine di ceramica, pirex, lampadine, specchi. A causa di questi rottami “alieni”, su 1.720.000 tonnellate di vetro che proviene dalle raccolte differenziate con un tasso di riciclo del 72,9%, 124.000 tonnellate devono andare in discarica. E la raccolta differenziata fatta male crea anche un danno economico: secondo l’accordo ANCI- CONAI se è eccellente il corrispettivo riconosciuto è 45,50 euro a tonnellata, se è pessima solo 5 euro alla tonnellata.