Raccolta differenziata in Europa, tra le capitali Roma si dichiara seconda dopo Berlino. Ma è quella che di rifiuti ne produce di più
Un meeting di due giorni ha analizzato la gestione dei rifiuti di Roma, Madrid, Berlino, Londra, Parigi e Vienna. Roma è risultata seconda in classifica con il 38% di raccolta differenziata, ma i cittadini la vedono "sporca"
23 October, 2014
Roma seconda in classifica per raccolta differenziata tra le grandi città europee: è quanto emerso nel corso del meeting di due giorni organizzato da Atia-Iswa Italia (Associazione tecnici italiani ambientali) e Ama spa che ha messo a confronto la gestione dei rifiuti alcune importanti Capitali europee quali Roma, Madrid, Berlino, Londra, Parigi e Vienna.
Prima in classifica è Berlino, dove si producono 1,5 milioni di tonnellate di rifiuti all'anno (442kg a testa) e si raggiunge il 42% di raccolta differenziata; in Germania soltanto uno scarto di residui finisce in discarica, mentre il 33% dei rifiuti viene incenerito con recupero energetico.
Roma, dove Ama serve un bacino di 3 milioni di persone, produce 1.775.000 di tonnellate all'anno (610 kg a testa) di rifiuti e ha una percentuale di raccolta differenziata arrivata al 38% di cui l'11% è composto da rifiuti organici e il 27% si avvia al recupero di materia (vetro, carta e cartone, plastica e metallo). Roma, che punta al 50% di differenziata, sta organizzando la raccolta diffondendo il sistema a 5 frazioni, che entro fine anno dovrebbe arrivare a servire quasi 1,9 milioni di abitanti (in questi giorni è stato avviato nel X municipio), e al 2015 tutta la città. Il costo per la raccolta e il trattamento della differenziata è pari a 130 milioni. I romani inoltre, pagano una tariffa per i rifiuti più bassa rispetto a tedeschi, francesi e inglesi. A Roma tre persone che vivono in un’abitazione di 100 metri quadri mediamente spendono in totale all’anno 378 euro. “Ogni romano spende dunque 30 centesimi al giorno per avere garantita la pulizia delle strade, lo svuotamento dei cestini, la raccolta dei rifiuti, quella differenziata, gli impianti di trattamento e il trasporto”, ha spiegato Daniele Fortini, amministratore delegato e presidente di Ama. In Germania e Austria si spende tre volte tanto, in Francia il doppio. “Vorremmo provare a fare spendere ancora meno e aumentando la qualità”, ha promesso Fortini. Tuttavia i romani continuano a segnalare la sporcizia della città, problema dovuto – oltre che alla poca attenzione dei cittadini stessi – anche alla mancanza di impianti, come più volte ricordato da Fortini e da Estella Marino, assessore all'Ambiente di Roma Capitale. Problema che potrà essere risolto con la creazione di ecodistretti.
Terza in classifica è Londra , i cui dati disponibili riguardano 12 aree amministrative su 33, pari a 3.280.000 abitanti sugli 8.200.000 totali; in questo segmento la produzione annua di rifiuti urbani è di 2.954.000 tonnellate, con una media pro-capite di 970 kg. La capitale inglese raggiunge quota 34% di raccolta differenziata con il 41% che va agli inceneritori con recupero di energia e il 25% in discarica.
Segue Vienna con il 33% di raccolta differenziata; la capitale austriaca è nota soprattutto per il trattamento termico dei rifiuti, che tratta il 75% dei rifiuti indifferenziati prodotti (pari al 67% del totale) mentre il 5% di essi va a recupero di materia, il 14,5% diventa compost e il resto è formato da scorie dell'incenerimento che finisce in discarica. A Vienna la produzione pro capite annua è di 599 kg.
Al quinto posto c'è Madrid, con il 17% di raccolta differenziata, il 39% dei rifiuti che finisce in discarica e poco più del 26% si avvia all'incenerimento; tuttavia la produzione all'anno è più bassa, con un milione di tonnellate (377 kg a testa).
Chiude la classifica delle capitali europee Parigi, con solo il 13% di raccolta differenziata, di cui il 12,7% è destinato alla discariche il 67% va ad incenerimento; la produzione annua pari a poco più di 2,5 milioni di tonnellate (440 kg pro capite).