Pedonalizzazione di Via Roma, il punto della situazione
L'ultima rivisitazione della proposta, che riguardava la riqualificazione totale dei tre tratti di via Roma fra piazza San Carlo e piazza Castello, includerebbe la pedonalizzazione totale della via ma in modo “low cost”, ovvero senza lastricati. Contrari i commercianti e non soddisfatto lo stesso sindaco Fassino
02 November, 2014
Fabio Zanchetta
L'ultimo capitolo del dibattito infinito su via Roma pedonale concede nuovo spazio alla polemica. La discussione ha preso una piega poco chiara: in seguito al vertice di maggioranza tenutosi in comune giovedì 29 ottobre con PD, Sel e moderati, ogni ipotesi di pedonalizzazione della via centrale della città è stata rivista e ricalibrata.
Da ciò che si apprende, l'ultima rivisitazione della proposta, che fino a giovedì scorso riguardava la riqualificazione totale dei tre tratti di via Roma fra piazza San Carlo e piazza Castello (con costoso rialzamento del sedime stradale), includerebbe la pedonalizzazione totale della via centrale ma in modo “low cost”. Ovvero senza posa di lastricati in pietra, così da sottrarre al budget previsto inizialmente una cospicua cifra che dovrebbe finanziare le riqualificazioni di alcune aree più periferiche, come via Monferrato, via Barletta, via Santa Giulia.
Il dibattito in maggioranza ha fatto emergere posizioni diverse, non facilmente conciliabili: Sinistra ecologia e libertà non ha posto veti su via Roma pedonale ma ha storto il naso sull'allocazione delle risorse per creare un “nuovo salotto” centrale, quando è l'intero centro che andrebbe rivalutato, "iniziando ad esempio a formalizzare un'intera zona 30 interna al perimetro della ZTL". In seno al PD alcuni spingono per trovare le risorse da destinare alle vie periferiche di cui sopra, prendendo spunto dall'ultimo programma elettorale che prometteva “un'area pedonale in ogni circoscrizione”. Tuttavia l'ennesimo cambiamento del progetto ha scatenato l'ira dei commercianti di Via Roma, non propriamente inclini alle modifiche low cost, “o si fa come diciamo noi o sarà serrata” tuonano, e poi quella del sindaco Fassino che in merito alla vicenda ha dichiarato: “Nessuna confusione su Via Roma, o si fa bene o non si fa”.
Eppure nella campagna elettorale per le comunali le suggestioni sul centro pedonale evocate dal candidato Fassino, poi eletto sindaco, stregarono i Torinesi. Suggestioni che divennero linee guida ed impegno programmatico in seguito all'approvazione della mozione Grimaldi - Carretta del gennaio 2012. Nonostante ciò, il dibattito sulla via centrale della città ha preso una piega quanto meno tortuosa. Dalla proposta del consigliere radicale di maggioranza Silvio Viale, convinto sostenitore che il cuore della città debba essere pedonale, ai proclami entusiastici dell'amministrazione seguiti alla pedalata dei quarantamila dell'ultimo Bike Pride (“Bike Pride esulta, via Roma sarà pedonale” titolava la Stampa del 22 settembre), di acqua sotto i ponti ne è passata tanta.
Domenica 2 novembre, La Stampa - Torino
Dopo le polemiche, i commercianti sono pronti a dire sì alla pedonalizzazione.
Sabato 1 novembre, La Stampa, Torino
Commercianti adirati per i cambiamenti. Fassino si smarca: "no a soluzioni temporanee, prima sentire tutti"
Venerdì 31 ottobre, La Repubblica - Torino
Vertice di maggioranza, Via Roma tutta pedonale ma riqualificazione low cost.