Premio "Ambientalista dell'anno 2014" promosso da Legambiente. Votazioni aperte fino al 15 novembre
Sono otto i finalisti del premio dedicato a Luisa Minazzi "Ambientalista dell'anno 2014". Cittadini, studiosi, rappresentanti del mondo agricolo e della pubblica Amministrazione che hanno deciso di attuare scelte di vita, e non solo, in armonia con la natura nel segno della green economy
04 November, 2014
Sono cittadini che si organizzano per sperimentare nuovi modelli di convivenza, imprenditrici che innovano nel segno della green economy, persone che mantengono il punto per senso della dignità di fronte a un’offesa verso il bene comune. E poi rappresentanti della pubblica amministrazione ispirati dal valore della solidarietà, della qualità ambientale e dall’amore per la natura, esponenti del mondo agricolo che “seminano” il futuro mantenendo il legame con la tradizione, studiosi che testimoniano allo stesso tempo rigore scientifico e capacità di mobilitarsi. È un bel gruppo, non c’è che dire, quello degli otto finalisti del premio “Luisa Minazzi - ambientalista dell'anno 2014" promosso da Legambiente e dal mensile La Nuova Ecologia.
“Mai come quest’anno il Comitato organizzatore ha dovuto lavorare per selezionare i candidati. Perché le candidature da vagliare erano parecchie, ben 25. E tutte di grande interesse. Ma si sa, il premio Ambientalista dell’anno è così. Si basa sul desiderio di portare in evidenza le storie che pochi raccontano di un’Italia che s’impegna per l’ambiente e per il prossimo”, spiega Marco Fratoddi, direttore de La Nuova Ecologia.
Gli otto candidati al premio Ambientalista dell’anno 2014 sono impegnati su più fronti. C’è Annalisa Balloi, che lavorando su alcuni batteri ha creato una sostanza in grado di rimuovere dai monumenti le tracce dallo smog senza rovinare il marmo. Bengasi Battisti, sindaco di Corchiano (Vt), che nel suo comune promuove diverse buone pratiche come la trasformazione dell’olio di frittura in carburante per lo scuolabus. David Grassi, che nel 2002 era marinaio sulla fregata Maestrale e si è opposto all’ordine del suo capitano di gettare in mare rifiuti oleosi. Franco Pedrini, “salvatore” dei semi delle antiche varietà di cereali. Patrizia Rossi, prima donna in Italia a dirigere un’area protetta, il Parco regionale dell’Alta Valle Pesio, in Piemonte. Angelo Tartaglia, docente di fisica al Politecnico di Torino che da sempre mette le proprie competenze a disposizione delle battaglie civili, dal nucleare degli anni ’70 all’opposizione alla TAV in Valsusa. C’è anche un intero Condominio green, quello di via San Gregorio 49 a Milano, protagonista di una bella storia di sharing economy. E ci sono i parchi italiani che hanno salvaguardato la sopravvivenza dei camosci: quello della Majella, quelli d’Abruzzo, Lazio e Molise, dei Monti Sibillini, del Gran Sasso e Monti della Laga, del Sirente Velino.
L’Ambientalista dell’anno 2014 verrà designato sulla base dei voti espressi dalla giuria popolare. Per votare per uno degli otto canditati è infatti possibile inviare entro la mezzanotte del 15 novembre un’email all’indirizzo ambientalista2014@lanuovaecologia.it ed indicare il proprio nome, cognome, indirizzo, età e candidato preferito. La consegna del riconoscimento, realizzato con il sostegno di WELEDA, avverrà nel mese di dicembre a Casale Monferrato (AL), città natale di Luisa Minazzi, l’attivista simbolo della lotta contro l’amianto scomparsa nel 2010.
Per maggiori informazioni e per le schede complete dei candidati: www.premioluisaminazzi.it