In bici sicuri si può: lettera aperta della FCIL al Presidente Zingaretti
Il 14 ottobre scorso, un ciclista di 60 anni muore investito da un auto. A Roma (e nel Lazio) servono più piste ciclabili e sicurezza per tutti i ciclisti. Ne parla Gianfranco Di Pretoro della Federazione Ciclistica Italiana Lazio
06 November, 2014
Il tragico incidente lo scorso 14 ottobre. All’altezza di viale Europa un ciclista di sessant’anni è stato investito e, nonostante i soccorsi, è morto poco dopo in ospedale. L’ennesima tragedia sulla strada causata dalla poca sicurezza che possono vantare le biciclette nella capitale.
Giunge questa mattina la risposta di Gianfranco Di Pretoro, Responsabile piste ciclabili e viabilità per la Federazione Ciclistica Italiana Lazio.
Il responsabile, venuto da poco a conoscenza dell’accaduto, dopo aver espresso cordoglio e condoglianze alla famiglia della vittima, si dice fermamente convinto che anche questa nuova morte su strada non cadrà nel dimenticatoio.
“Unire alcune piste esistenti, aumentare le zone 30 e gli autovelox ed in in sostanza ridurre la velocità degli automezzi” queste le soluzioni proposte dalla Fcil per aumentare la sicurezza dei ciclisti sulle strade.
“A Roma - prosegue Gianfranco Di Pretoro - la ciclabilità non si potrà sviluppare rapidamente come in Olanda. La cultura degli altri utenti deve evolversi gradualmente, accettando il ciclista e comprendendo la sua vulnerabilità. Ci vuole l'impegno concreto e mediatico dell'Amministrazione romana.” Amministrazione che non è stata ancora in grado di realizzare alcuna pista ciclabile, se non il breve tratto di Monte Mario aperto lo scorso 14 giugno ed è per questo che l’associazione propone alcune migliorie quantomeno delle attuali piste ciclabili (di Roma ma anche del resto del Lazio).
In particolare sarebbe utile realizzare delle Bike Lines protette delle auto in sosta e sui marciapiedi larghi i cui confini dovrebbero essere evidenziati e separati da una banda rumorosa e catarifrangente. Con l’aumentare della velocità poi, dovrebbero essere aggiunti dei guard rail che sono l’unica salvezza per un ciclista che altrimenti finisce con il giocare alla “roulette russa” ogni volta che esce di casa.
La realizzazione di nuove piste e la messa in sicurezza delle esistenti dovrà comunque diventare una priorità dell'amministrazione specialmente qualora la capitale voglia davvero voltare pagina e rilanciare servizi come il bikesharing.