"Basta morti in strada", centinaia i ciclisti nelle piazze italiane per chiedere più sicurezza nelle strade
Roma, Milano, Bologna sono solo tre delle principali città italiane in cui si è svolta l'iniziativa del movimento Salvaiciclisti contro la scarsa attenzione degli utenti forti della strada nei confronti di pedoni e biciclette, troppo spesso vittime di incidenti
10 November, 2014
Si è svolto in numerose piazze italiane il flash mob lanciato dal movimento #salvaiciclisti per esortare le Istituzioni a impegnarsi di più per tutelare chi pedala nei centri urbani e ridurre drasticamente il numeo di incidenti mortali che accadono con frequenza intollerabile. Da Roma a Milano, da Bologna a Latina, giù fino Cosenza, domenica 9 novembre centinaia di cicloattivisti hanno manifestato in sella alle proprie due ruote per chiedere a gran voce più sicurezza nelle strade. "Fra il 2003 e il 2013 più di 40.000 persone hanno perso la vita in incidenti stradali. Una strage che è un bilancio di guerra - dice il movimento - Ma ancora oggi le istituzioni italiane latitano in quanto a controllo del sistema viario nazionale con risultati devastanti. Queste gravi inadempienze causano a tutta la popolazione lutti e dolori devastanti ma anche un danno economico di dimensioni immani, quantificabile in circa 40 miliardi di euro bruciati ogni anno in costi attinenti all’incidentalità stradale".
L'evento principale è andato in scena nella Capitale, dove un centinaio di cicloattivisti ha occupato simbolicamente la Scalinata di Trinità dei Monti. Partiti intorno alle 11 dal Belvedere del Pincio in direzione piazza di Spagna, i manifestanti sono saliti fino a metà delle scale dove hanno alzato le bici in aria al grido di “basta morti in strada”. Sono apparsi alcuni striscioni contro il premier Matteo Renzi, il ministro dell'Interno Angelino Alfano e il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi per chiedere misure concrete che rendano sicure le strade. Dopo il flash mob i partecipanti hanno pedalato in giro per la città arrivando fino al Campidoglio per chiedere le stesse cose direttamente al sindaco Ignazio Marino.
Anche a Bologna si è svolta l'iniziativa di Salvaiciclisti. Al grido di "Basta morti in strada" un corteo è sfilato per le strade del centro chiedendo il rispetto del codice della strada e una maggiore attenzione. A Milano la manifestazione è giunta fino a Palazzo Marino, dove i cicloattivisti hanno ribadito che in città servirebbero più piste ciclabili e zone 30: "Il ciclista a Milano è nel limbo non sa dove stare – dice chi pedala - Per avere una pista ciclabile basta una striscia per terra". A proposito dell'ennesima proposta di targare le biciclette la risposta è chiara: "Le targhe sono solo un modo per vere altre tasse e altre assicurazioni, non una soluzione”
Il flash mob è stata anche un'occasione per tornare sulla recente polemica seguita alle dichiarazioni del sindaco Giuliano Pisapia, che esortava i ciclisti ad essere più “disciplinati” dopo che una signora di 88 anni era stata investita e uccisa sulle striscie pedonali: “L'uscita è stata infelice, si è preso ad esempio il caso rarissimo dell'uomo che morde il cane. Facendo così si perde il focus sul vero problema, ovvero la velocità e i comportamenti scorretti degli automobilisti che sono la causa vera degli incidenti e dei morti in strada”.