Le ciclabili ai giovani: si conclude il corso per gli ingegneri in bicicletta
Si è concluso il corso "Giovani esperti per giovani sicuri" finanziato dalla Regione Lazio per la creazione di una master class di giovani esperti nella realizzazione di percorci ciclo pedonali. Con l’occasione abbiamo intervistato Andrea Benedetto Docente presso il Dipartimento di Scienze dell'Ingegneria Civile per chiedergli cosa serve a Roma per diventare una città della mobilità sostenibile.
14 November, 2014
Una settimana di corso intensivo per 25 ragazzi, ingegneri, architetti, pianificatori, urbanisti, per creare una nuova figura professionale in grado di assistere le Amministrazioni Comunali nell'analisi di fattibilità di percorsi ciclabili, ciclopedonali e nella pianificazione degli interventi in questo ambito.
Il corso si è svolto nella facoltà di ingegneria dell'Università Roma Tre e si è articolato ai seguenti nuclei tematici
- mobilità ciclopedonale, aspetti principali di funzionalità e sicurezza
- pianificazione e progettazione di nuovi itinerari ciclopedonali
- individuazione di percorsi ciclopedonali sicuri
Un corso per giovani svolto grazie alla collaborazione tra Legambiente e CRISS ed il finanziamento della Regione Lazio che si dota così di una squadra di esperti in grado di fungere da consulenti per tutte le amministrazioni che vogliano realizzare percorsi ciclopedonali. "Sono argomenti che nelle università vengono troppo spesso tralasciati a vantaggio della pura programmazione stradale" ci racconta il professor Andrea Benedetto Docente presso il Dipartimento di Scienze dell'Ingegneria Civile (DSIC) dell'Università degli Studi di Roma Tre. "Ma oggi i tempi sono cambiati, questi temi stanno diventando incredibilmente rilevanti ed è quindi importantissimo parlare a persone già formate nel settore ma che non hanno mai ricevuto un'istruzione specifica". Del resto, con questo corso, gli enti organizzatori sperano di aiutare tutte quelle amministrazioni salite al soglio portando la mobilità sostenibile come uno slogan senza poi riuscire a concretizzare le promesse. "I problemi sono spesso di natura economica - prosegue Benedetto - ma altrettanto spesso alle amministrazioni mancano gli strumenti e gli esperti che possano realizzare i progetti. Oggi, più che mai, serve muoversi in bici per snellire il traffico e rendere le nostre città più vivibili e fare nuove piste ciclabili significa innescare un meccanismo virtuoso di moltiplicazione per il quale nuove piste chiamano nuovi ciclisti e nuovi ciclisti chiamano ulteriori piste ciclabili".
La conclusione del corso si è svolta a Roma città simbolo della necessità di investimento nella mobilità sostenibile. Se infatti Fiumicino ha in progetto ben 130km di piste ciclabili, Roma non riesce neanche a tenere in buono stato le vecchie e troppe sono infatti le arterie capitoline prive di piste ciclabili come la Nomentana o la Casilina che vedono ogni giorno decine di ciclisti rischiare la vita a lato della strada. "Ancora prima di realizzare nuove piste, sarebbe fondamentale mettere in rete le esistenti - afferma il professor Benedetto - A Roma infatti ci sono troppe piste che iniziano e finiscono nel nulla. Se invece fossero collegate, molti romani potrebbero muoversi per la capitale senza paura. L'altro punto fondamentale è la manutenzione: le nostre piste versano nel più totale abbandono e in alcuni casi stiamo andando verso il punto di non ritorno."
Soddisfatta della grande partecipazione anche Legambiente, promotrice del corso che gli organizzatori sperano possa essere solo il primo di una lunga serie.
"Grazie o a causa della crisi a Roma è stata riscoperta la bicicletta che prima era una mosca bianca nella nostra città. Ci siamo quindi entusiasmati anche nel vedere così tante domande di partecipazione in così poco tempo. - racconta Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio - Viviamo in una città in cui "abitano" più auto che cittadini. Con questo corso abbiamo voluto dare slancio alle istituzioni che vogliono muoversi nella giusta direzione e dare grinta e preparazione a tutti quei giovani che hanno voglia di cambiare la città in cui vivono. Dobbiamo quindi ringraziare la Regione Lazio e l'università Roma Tre per questa grande occasione"