Spreco di cibo: il 60% degli italiani dichiara di averlo ridotto nel 2014 (Sondaggio Coldiretti)
Un sondaggio di Coldiretti/Ixe presentato in occasione del convegno "Stop food waste. Feed the planet" riporta le dichiarazioni degli italiani in merito alle proprie abitudini in campo alimentare: con la crisi 6 italiani su 10 avrebbero messo in pratica qualche forma di riduzione degli sprechi, dalla spesa senza imballaggio al riuso degli avanzi
25 November, 2014
Sei italiani su dieci dichiarano di aver diminuito o annullato gli sprechi domestici anche nel 2014 secondo una tendenza che si è accentuata con l'inizio della crisi. E' quanto emerge da un'analisi Coldiretti/Ixe' divulgata in occasione del Convegno "Stop food waste. Feed the planet", contro lo spreco alimentare, nell'ambito della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti.
"E' forse questo uno dei pochi aspetti positivi della crisi economica, anche se molto resta da fare con ogni italiano che ha comunque buttato nel bidone della spazzatura ben 76 chili di prodotti alimentari durante l'anno", ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare "l'importanza di lavorare su modelli distributivi e di consumo positivi, ma anche "di sostenere le iniziative imprenditoriali mirate alla valorizzazione degli scarti". Secondo l'indagine Coldiretti/Ixe', tra chi ha tagliato gli sprechi, il 75% dichiara di fare la spesa in modo più oculato magari nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica, il 56% utilizzando gli avanzi nel pasto successivo, il 37 riducendo le quantità acquistate, il 34% guardando con più attenzione la data di scadenza e l'11% donando in beneficenza.
La tendenza a ridurre gli sprechi crescerebbe anche fuori dalle mura domestiche con un italiano su tre (33 per cento) che quando esce dal ristorante non avrebbe problemi a portarsi a casa gli avanzi con la cosiddetta doggy bag (il 10 per cento dichiara di farlo regolarmente, mentre il 23 per cento solo qualche volta, secondo l'indagine indicativa on line condotta dal sito www.coldiretti.it dalla quale si evidenzia, peraltro, che una fetta rilevante della popolazione (24 per cento) quando va a mangiare fuori lascia sulla tavola gli avanzi semplicemente perché si vergogna di chiederli). Sul tema si veda anche Unione Italiana Ristoratori: “Portarsi a casa gli avanzi? E’ giusto. Gli italiani si vergognano, i turisti no”.