Metro C: dagli scavi una Roma sconosciuta
San Giovanni si rivela una miniera di reperti archeologici di una città che non smette di stupire. A fianco alla meraviglia nascono anche le polemiche: i lavori della metro ne sono stati drammaticamente rallentati
05 December, 2014
Sorprende, ma forse non così tanto, il ritrovamento di antichi reperti di età romana durante gli scavi per la realizzazione della Metro C a Roma.
Durante i lavori eseguiti a San Giovanni è stato infatti riportato alla luce un gigantesco bacino idrico di età imperiale. In quel periodo l'area di San Giovanni era occupata dalla campagna romana e in zona si estendeva un'azienda agricola di 14mila metri quadrati. Il bacino in questione è il più grande scoperto fin ora e serviva per alimentare i campi ed i frutteti dell'azienda.
"E' talmente grande, questa vasca, che supera il perimetro del cantiere e non è stato possibile scoprirla interamente. E' l'elemento di maggior interesse di un'azienda agricola di I secolo, la più vicina al centro di Roma che sia mai stata trovata" racconta Rossella Rea, responsabile scientifico degli scavi . Ed ovviamente ora fuoriescono anche arnesi, utensili, e perfino delle tegole con un monogramma TL come racconta Roma Sotterranea sul proprio profilo Facebook,
Al di là dell'entusiasmo storico ed archeologico è importante però non perdere di vista quelli che questi ritrovamenti stanno comportando, secondo Guido Improta, assessore alla mobilità, "nella realizzazione di questa metropolitana siamo stati fermi due anni a causa della Sovrintendenza ai beni archeologici”.
Lo scavo non è comunque stato improvviso, la vasca è stata infatti ritrovata nel 2012 e solo ora, dopo 35 mesi di scavi, è venuta (quasi) completamente alla luce.