Patenti ritirate a Torino a tre autisti Uber con passeggero a bordo
La polizia municipale di Torino ha ritirato patente e libretto di circolazione e tre taxisti di Uber perché effettuavano il servizio taxi senza essere in possesso della licenza da taxista. Auto sequestrate e passeggeri a terra
09 December, 2014
La polizia municipale di Torino ha ritirato patente e libretto di circolazione e tre taxisti di Uber, il servizio di auto con conducente sul quale le associazioni dei taxisti sollevano da tempo accese polemiche ritenendolo irregolare. I tre taxisti-Uber sono stati fermati dai vigili urbani per normali controlli, in tre zone diverse della città. Quando i vigili hanno accertato che non avevano la regolare licenza da taxisti, hanno ritirato libretto e patente, e sequestrato il veicolo.
Effettivamente, il Comune di Torino aveva già annunciato in passato che avrebbe sostenuto i taxisti nella polemica fra le associazioni di categoria e Uber: i taxisti erano stati ricevuti in rappresentanza sindacale dagli assessori alla Polizia Municipale Giuliana Tedesco e al Commercio Domenico Mangone, che si erano impegnati, d'accordo con tutta la Giunta, "a contrastare chi svolge un servizio pubblico senza averne il titolo”.
Come avevamo già scritto, a livello normativo, la legittimità del servizio è ancora oggetto di discussione in tutti gli Stati Europei, tranne in Germania, dove è stato considerato illegale. In Italia, nonostante il parere avverso del Ministro Lupi, Uber è attivo,e ogni città fa per sé. Anche Genova ha già dichiarato guerra al servizio, multando diversi conducenti, mentre a Milano e Roma la situazione è più fumosa. Le amministrazioni sono contrarie ad UberPOP - la modalità attiva a Torino - ma cercano di capire se sia possibile una mediazione che non pesti i piedi a nessuno. Di fatto però, Uber resta attivo.
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Uber versus Taxi: l'esperimento a Torino di Eco dalle Città
Rassegna stampa:
Uber, patenti ritirate ai "simili" taxisti - da La Repubblica del 07.12.2014
Il taxista regolare: "Uber è illegale e Torino sa fare rispettare le regole" - da La Repubblica dell' 08.12.2014