Disagi e disservizi: le peggiori linee ferroviarie del Lazio secondo Legambiente
Legambiente Lazio indica le peggiori linee del Lazio e lancia il concorso "Trofeo Caronte" per eleggere la linea più "infernale" della regione
11 December, 2014
È ripartita la campagna “Pendolaria” di Legambiente durante la quale vengono premiate (se così si può dire) le peggiori linee ferroviare d’Italia.
Anche il Lazio ovviamente non è da meno visto che nella regione sono ben 560.000 i pendolari che ogni giorno devo affrontare viaggi “infernali” a cui l’associazione ha deciso di dedicare il “Trofeo Caronte”.
Tante le linee in lizza per il premio tra cui svetta sicuramente la FL4 che mette in collegamento la capitale con i castelli romani. La linea utilizza l’infrastruttura di ben 3 tratte: la Roma-Albano, la Roma-Frascati e la Roma-Velletri. La tratta Roma-Frascati che è una linea di 24 km con un’affluenza di oltre il 40% superiore rispetto alla capacità dei treni, e con una velocità media di soli 48 km/h. I problemi infrastrutturali portano i treni a subire ritardi e soppressioni improvvise. Da anni si discute del raddoppio dei binari, della velocizzazione della linea, e di realizzare una fermata tra Frascati e Ciampino (località Villa Senni), ma si rimane sempre nel campo delle promesse. La Roma-Velletri è una tratta di 42 km dove i pendolari lamentano treni sempre sovraffollati ed in ritardo. Le precarie condizioni di viaggio diventano addirittura intollerabili nei mesi di apertura delle scuole quando migliaia di studenti si aggiungono agli altri pendolari. Anche in questo caso l’infrastruttura è molto vecchia ed oltre al binario unico, presenta altre criticità come 13 passaggi a livello e la possibilità d’incrocio dei convogli in sole tre stazioni su otto. Infine la Roma-Albano, lunga 29 km, quella che presenta la velocità media ancora più bassa: 39 km/h. I pendolari della linea soffrono i costanti ritardi, guasti e cancellazioni e lamentano la mancanza di informazioni visto che i monitor nella maggior parte delle stazioni non funzionano.
Una situazione che si ritrova anche in altre linee laziali come la Ostia-Lido dove proprio oggi più di 500 studenti sono rimasti bloccati ad Acilia a causa del guasto di ben 4 convogli all’altezza di Porta San Paolo. Proprio per dare voce a questi drammi quotidiani, l’associazione ha dato il via ad una campagna che vuole ricordare come la vita di tanti pendolari sia in fin dei conti simile ad una battaglia. Grazie infatti all’hashtag #battagliapendolare sarà infatti possibile inviare foto e storie all’associazione ambientalista spingendo perché la propria linea vinca l’ambito (si fa per dire) Trofeo Caronte.
“La vita dei Pendolari del Lazio è una battaglia quotidiana con insidie e pericoli contro i quali bisognerebbe indossare armature pesanti per poter sopravvivere- dichiara Roberto Scacchi Presidente di Legambiente Lazio – su tutte le tratte regionali c'è infatti bisogno di rilanciare la qualità dei viaggi, aumentando quella delle infrastrutture ferroviarie, e tagliando i tempi di percorrenza per linee spesso a binario unico. Oltre ai nuovi treni che l'attuale giunta regionale si sta impegnando a mettere su rotaia dopo che per anni non è successo niente, c'è bisogno di parlare di una riqualificazione complessiva delle otto linee, ripartendo con i raddoppi di binari di cui si parla da decenni, riqualificando le fermate e le stazioni vetuste e dando ai pendolari il diritto di viaggiare velocemente e su materiali dignitosi. “