Oltre 45000 sottoscrizioni on-line per chiedere a Trenitalia abbonamento unico per trasporto bici
Pendolari schiacciati da servizi intermittenti e spese altissime, la mappa dell'intermodalità tra bici e treno ci mostra una Italia tra virtuosismi, poca progettualità e fondi europei inutilizzati. Una petizione on-line cerca di smuovere le acque
09 January, 2015
di Luigi Vendola
Cresce esponenzialmente il numero di pendolari che ogni giorno in Italia utilizza il treno e la bici per muoversi. Ed è quasi sempre un salasso, perché nella maggior parte delle regioni non è possibile acquistare degli abbonamenti che contemplino il trasporto della due ruote, per cui il biglietto da pagare è doppio. In alcuni casi la spesa per i pendolari arriva a toccare anche i 1000 euro annui. È per questo motivo che è stata lanciata una petizione on-line su change.org, che ha raggiunto le 45mila sottoscrizioni, per chiedere “a Trenitalia di rendere omogenea a livello nazionale la possibilità di acquistare abbonamenti mensili ed annuali per il trasporto bici”. Basterebbe prendere spunto dai pochissimi esempi virtuosi che già esistono.
In Lombardia, sulla rete gestita da Trenord, è possibile acquistare un abbonamento annuale per il trasporto biciclette al costo di 60 euro. In Puglia, sulla falsa riga di quello che accade a Londra con il servizio ferroviario urbano LOROL, un accordo tra la regione e la Ferrotramviaria Spa che serve il nord barese permette il trasposto gratuito delle biciclette su tutta la tratta. Il biglietto emesso per la bici è a carico della regione stessa. Anche in Emilia Romagna fino a poco tempo fa era possibile una soluzione simile al costo di 122 euro l'anno, ma l'accordo tra la FIAB e Trenitalia è stato annullato.
Quindi la situazione per il pendolare italiano che crede nell'intermodalità è a macchia di leopardo e piuttosto precaria. E pensare che i fondi per incentivare politiche virtuose ci sarebbero. La ECF (Federazione Europea dei Ciclisti) ha calcolato che nel periodo 2014-2020 la Comunità Europea ha messo a disposizione circa 6 miliardi di euro per finanziare progetti per la ciclabilità ma solo un terzo di questo fondi è stato davvero sfruttato, e l'Italia ne ha sfruttati solo un misero 4%. In sostanza i soldi ci sono ma mancano i progetti o la volontà.