Ex Zoo di Torino, si procede verso la riqualificazione
Approvata la procedura di concessione di valorizzazione per la riqualificazione dell'ex Zoo. Nell’ambito dell’adesione della Città alle Smart Cities, dovrà considerare l’utilizzo di materiali e fonti energetiche ecosostenibili e prevedere la compensazione ambientale delle attività dei cantieri
13 January, 2015
Il Consiglio Comunale di Torino ha approvato, questo pomeriggio, una delibera che autorizza la Città, tramite bando, a concedere l’area dell’ex giardino zoologico, chiuso nel 1987, a soggetti privati affinché realizzino la riqualificazione dell’area e ne curino la manutenzione.
Il provvedimento, presentato dall’assessore all’Ambiente Enzo Lavolta, riguarda un’area di 32 mila metri quadrati che comprendono, tra l’altro, il giardino attrezzato pubblico e l’ex giardino zoologico con gli immobili esistenti (esclusa la biblioteca Geisser e l’area della bocciofila).
Il progetto dovrà avere, come obiettivo, quello di mantenere e valorizzare la memoria storico-botanica-paesaggistica-architettonica del luogo, offrendo a cittadini e turisti un polo permanente pluridisciplinare per attività ludiche, scientifiche e didattiche.
La riqualificazione, nell’ambito dell’adesione della Città alle Smart Cities, dovrà considerare l’utilizzo di materiali e fonti energetiche ecosostenibili e prevedere la compensazione ambientale delle attività dei cantieri.
Considerata la strategica vicinanza al centro città, infine, la riqualificazione potrebbe non escludere la possibilità di realizzare una quantità minima di unità di pernottamento turistico sostenibili ed innovative.
La delibera è stata approvata con il contributo di emendamenti finalizzati a sottolineare maggiormente la fruibilità pubblica dell’area (ed in particolare delle sponde fluviali), a rimarcare, per i nuovi concessionari, la necessità del rispetto dei Regolamenti comunali (in particolare sul piano acustico), e ad evidenziare maggiormente il rispetto di vincoli ambientali e paesaggistici.
(Fotografia di Roberto Goffi, 2010. © MuseoTorino)
F.D'A. - Ufficio stampa Consiglio Comunale