Immagini per riflettere sul mondo in cui viviamo
La presentazione del Festival - Da Torino Sette del 30.09.2005
30 September, 2005
<b>L’ottava edizione del Festival dal 30 settembre a Massimo e Amantes. Centodieci i titoli in programma, fra i vari concorsi e le sezioni speciali
di Daniele Cavalla</b>
Il cinema che riflette. S’inaugura la sera di venerdì 30 settembre il Festival Internazionale di cinema e cultura ambientale «CinemAmbiente», manifestazione che senza particolari aiuti è riuscita ad approdare all’ottavo anno e a garantirsi un ruolo di rilievo nel panorama cinematografico mondiale, non soltanto fra i festival di «settore».
Merito evidente del direttore Gaetano Capizzi e di una squadra di collaboratori (assente per la prima volta dallo staff uno dei fondatori, Stefano Susca) che anche in questa edizione hanno approntato un fitto programma di film, documentari, cortometraggi, incontri, dibattiti: in totale, centodieci titoli scelti sui quattrocentosettanta arrivati nella sede di corso Regina Margherita 73 per la selezione. Rispetto alle passate edizioni, il Festival è stato anticipato ad ora per essere in contemporanea al World Environment Education Congress in corso al Lingotto «in modo da creare un polo di attrazione internazionale sui temi ambientali».
Due le sedi: la multisala Massimo (via Verdi 18) e il circolo Amantes (via Principe Amedeo 38/a). Il Festival, in programma sino al 5 ottobre e dedicato al compianto «amico del cinema torinese» Antonio Copparoni, si articola in dieci sezioni: Concorso Internazionale documentari (undici i titoli in gara); Concorso Cinema Italiano (comprende dieci documentari); Concorso Internazionale Cortometraggi (dieci i film brevi di fiction della durata massima di trenta minuti su temi ambientali); Eco Kids - Film per le scuole; Panorama Internazionale (una ventina le opere fuori concorso); Eventi Speciali; Global Vision (l’esplorazione dell’Africa); Retrospettiva («Verità della finzione. Alle radici del cinema diretto» sulla produzione francese di documentari negli Anni Cinquanta e Sessanta); Festival Diffuso; Eventi collaterali. Si tratta di tutti lavori che «riflettono sullo stato dell’ambiente» in un periodo, come l’attuale, flagellato da tifoni, tornadi, condizioni atmosferiche sempre più incontrollabili.
Numerosi i registi, autori, personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo attesi in settimana sotto la Mole: i registi Claude Nuridsany e Marie Pérennou, gli stessi di «Microcosmos», introducono la sera di venerdì 30 al Massimo l’anteprima nazionale del documentario «Genesis» pronto ad uscire nelle sale italiane; Sveva Sagramola abbandona gli studi dell’apprezzato programma quotidiano di Raitre «Geo & Geo» per presentare sabato 1 ottobre alle 18 quattro suoi reportage realizzati in Africa per la trasmissione televisiva pomeridiana; Folco Quilici approda a Torino (otto anni fa fu uno dei primi ospiti della manifestazione, organizzata sempre al Massimo) per illustrare al pubblico la sua serie «Le Alpi del Piemonte»; il cineasta Vicente Ferraz Gonçalves accompagna domenica 2 alle 20,30 il suo singolare «Soy Cuba - O mamute siberiano». E poi il regista Angelo Loy presenta il suo «Pinocchio nero» sabato 1 ottobre alle 20,30, l’autore Alberto Grifi incontra gli studenti la mattina di lunedì 3 ottobre.
Il budget di quest’anno, tuttora provvisorio («Alcuni contributi sono stati definiti, altri non ancora» ha sottolineato in conferenza stampa il direttore del Festival, Gaetano Capizzi), su cui CinemAmbiente può per il momento basarsi è il seguente: la Città di Torino ha stanziato 50 mila euro, la Provincia 40 mila, la Regione nel 2004 ne aveva previsti 40 mila, la Fondazione Crt 20 mila, la Compagnia San Paolo 15 mila; gli sponsor privati «coprono» interamente i numerosi premi. Una curiosità: il Festival è sponsorizzato quest’anno anche dalla Trm (Trattamento Rifiuti Metropolitani), società a cui la Provincia ha affidato «la progettazione, la realizzazione e la gestione dell’impianto di termovalorizzazione dei rifiuti previsto dal Piano Provinciale Generale dei Rifiuti 2005, a servizio della zona Sud» e «la localizzazione dell’impianto di termovalorizzazione dei rifiuti nel sito Torino-Gerbido». La sponsorizzazione della Trm è di 2500 euro, inevitabile qualche polemica.