Uber, Lavolta: "Finora l'unica riflessione concreta è la proposta di Milano al Ministro Lupi"
Lo scontro tra i tassisti e Uber è un problema nazionale. Secondo l'assessore all'Ambiente del comune di Torino, Enzo Lavolta, l'unica via d'uscita è una maggiore regolamentazione del "noleggio con conducente". Questo è quanto è emerso oggi, lunedì 9 febbraio, dall'incontro tra tassisti e comune a Palazzo Civico
08 February, 2015
L'assessore all'Ambiente del Comune di Torino, Enzo Lavolta, usa facebook per una riflessione sullo scontro tra tassisti e Uber a margine dell'incontro tenutosi oggi, lunedì 9 febbraio, a Palazzo Civico. Ecco le sue parole:
"Il conflitto tra taxi ed #NCC è in atto a livello mondiale ed è di difficile gestione attraverso le leggi vigenti, sia in Italia sia all’estero. Non si può più continuare in questo quadro di incertezza e ad oggi le città hanno cercato di intervenire nell’ambito ristretto dei loro poteri sanzionatori. È mancata però una visione nazionale in grado di adeguare le regole alle nuove tecnologie, imponendo ai nuovi operatori diritti e doveri. Le nuove tecnologie offrono agli utenti opportunità straordinarie e vanno valorizzate. Per questo chi pensa di poterle impedire perde in partenza. È opportuno, allo stesso tempo, chiarire che chi gestisce queste nuove tecnologie è corresponsabile del loro corretto uso e deve cooperare per il rispetto delle regole con le istituzioni, pagando le tasse. Tutto questo non significa, però, che saranno tollerati ulteriori irregolarità, atti di violenza, verbale e fisica, e minacce. La legalità viene prima di tutto e il Comune con la Polizia locale è già attivo per farla rispettare (anche in merito al nuovo servizio #UberPop). Ma la sicurezza delle persone non deve mai essere a rischio”.
Di seguito l'unica riflessione concreta e non ideologica fin qui rintracciabile sul tema avanzata mesi fa dall'amministrazione di Milano al Ministreo Lupi
I cinque punti della proposta
1. Istituire un registro nazionale di intermediari NCC (Noleggio con Conducente).
Le società che fanno intermediazione definiranno gli accordi economici e avranno il vincolo di far rispettare le regole agli NCC che aderiscono.
Gli intermediari dovranno fornire su richiesta alle istituzioni il registro degli NCC aderenti e delle corse effettuate, per un controllo sul rispetto delle regole: pena l’esclusione dal registro.
Ogni intermediario dovrà dotarsi di una carta dei diritti dell’utente a seguito di consultazione con le associazioni dei consumatori.
2. Gli intermediari potranno assegnare corse solamente agli NCC della Provincia o Città Metropolitana dalla quale comincia o termina il servizio richiesto.
3. Dal momento della prenotazione all’inizio del servizio dovranno decorrere almeno 90 minuti.
4. Se verranno accertate più di 3 violazioni su base annua, l’intermediario sarà sospeso dal registro nazionale per 12 mesi.
A un NCC che dovesse usare un servizio di intermediazione non registrato sarà revocata la licenza.
5. Istituire un registro nazionale di intermediari del car pooling.
L’intermediario del car pooling potrà chiedere una commissione fino al 10% del valore del viaggio e, attraverso i suoi software, dovrà monitorare che al conducente venga riconosciuto nulla più del rimborso spese di benzina e pedaggi.
Se il conducente riceverà una cifra maggiore, sarà perseguibile ai sensi dell’art. 86 del Codice della Strada (confisca del veicolo, sanzione amministrativa da 1.761 a 7.045 euro, sospensione della patente da quattro a dodici mesi)".