Consulta Referendum ambientali Milano: dopo 4 anni, attuazione dei SI' è solo al 30%
A 4 anni dai 5 referendum ambientali d'indirizzo, l’attuazione media è sotto il 30%. Solo i quesiti su mobilità e sostenibilità energetica attuati al 40%; quello sui Navigli è fermo al 20%, sull'EXPO addirittura al 10% e sul verde mancano i dati. ll Presidente della Consulta Croci: “è mancata una pianificazione integrata del Comune; lacune anche nell’informazione”
10 February, 2015
L’attuazione da parte dell’amministrazione comunale dei referendum votati nel 2011 a larga maggioranza dai milanesi sui temi ambientali si ferma a meno del 30%.
Il 10 febbraio, la Consulta Cittadina per l’attuazione dei cinque referendum consultivi, presieduta da Edoardo Croci, ha presentato a Palazzo Marino la valutazione sullo stato di attuazione alla Commissione consigliare sui referendum, presieduta da Marco Cappato.
Il primo referendum sulla mobilità risulta attuato al 40%, per il secondo sul verde non risultano disponibili dati attendibili, il terzo sull’Expo si ferma al 10% tra molte incognite, il quarto sulla sostenibilità energetica risulta attuato al 40%, il quinto sui Navigli al 20%.
In sostanza lo stato di attuazione non risulta in linea con le richieste espresse dai cittadini con il voto referendario e neppure con gli indirizzi del Consiglio comunale e gli impegni della stessa Giunta.
Tra gli obiettivi in buona misura raggiunti spiccano: il passaggio da ecopass ad AreaC, con le conseguenti riduzioni di traffico ed emissioni, la previsione della realizzazione dei nuovi edifici in classe energetica A (con l’illogica esclusione dell’edilizia sociale) con il nuovo regolamento edilizio e il restauro della Darsena. Si è invece molto indietro sul fronte dell’allargamento dell’Area C, della conservazione del parco agroalimentare post-EXPO e della riattivazione dei Navigli.
Per la Consulta la mancanza più rilevante è l’assenza di un processo di pianificazione integrata da parte dell’Amministrazione comunale per contemplare nei piani e nei progetti tutte le tematiche previste nei referendum. Gravi lacune anche per quanto riguarda l’informazione e partecipazione pubblica. Alcuni risultati positivi ottenuti derivano più da interventi frammentari che da un impianto strategico complessivo e non consentono di colmare il gap di Milano con altre città europee in termini di qualità dell’ambiente e della vita. Molti interventi sono rinviati a piani rinviati ad un futuro indeterminato.
Ha dichiarato Edoardo Croci, presidente della Consulta per l’attuazione dei referendum: “La valutazione della Consulta, effettuata in base ai suoi compiti istituzionali, evidenzia un grado limitato di realizzazione delle richieste espresse con i referendum, in media inferiore al 30%. Per ciascun referendum è stata sviluppata una valutazione approfondita basata sull’analisi della documentazione presentata dalla Giunta. L’assenza di una pianificazione integrata fra i diversi referendum, con la corrispondente previsione di obiettivi, tempi e risorse è la principale lacuna rilevata nel processo di attuazione. E’ mancato inoltre il coinvolgimento dei cittadini attraverso efficaci processi di informazione e partecipazione pubblica. Più volte la Consulta ha segnalato con i propri pareri criticità di cui non si è tenuto conto, che se adeguatamente considerate avrebbero evitato impatti negativi in termini economici ed ambientali.”
Ecco i 5 Referendum ambientali milanesi del giugno 2011, tutti vinti dal SI' con maggioranze intorno al 95% (80% solo quello su traffico e smog).
1 Oggetto: Richiesta di referendum consultivo d’indirizzo per ridurre traffico e smog attraverso il potenziamento dei mezzi pubblici, l’estensione di “ecopass” e la pedonalizzazione del centro
2 Oggetto: Richiesta di referendum consultivo d’indirizzo per raddoppiare gli alberi e il verde pubblico e ridurre il consumo di suolo
3 Oggetto: Richiesta di referendum consultivo d’indirizzo per conservare il futuro parco dell’area EXPO
4 Oggetto: Richiesta di referendum consultivo d’indirizzo per il risparmio energetico e la riduzione della emissione di gas serra
5 Oggetto: Richiesta di referendum consultivo d’indirizzo per la riapertura del sistema dei Navigli milanesi
Qui i quesiti referendari completi, con le azioni previste per la loro attuazione.