Aggressioni su metropolitane e bus, in due giorni cinque casi. I dipendenti Atm chiedono rinforzi
Tranvieri picchiati da chi non vuol pagare il biglietto: Lotto, Conciliazione, Villa San Giovanni e Cairoli la mappa delle aggressioni avvenute anche sugli autobus 64 e 723. Ma ci sono anche altri mezzi a rischio. Ecco le linee peggiori - da ILGIORNO.IT del 18.02.2015
17 February, 2015
di Giambattista Anastasio
Nessuno è stato risparmiato: agenti di stazione e controllori nei mezzanini delle metropolitane, conducenti di autobus, persino vigili e poliziotti in borghese. Tutti vittime di chi pretende di viaggiare sui mezzi pubblici senza pagare alcunché, di chi pretende di scavalcare i tornelli o di potersi tenere al largo dalle obliteratrici senza dover rispondere a nessuno. Di chi non ha rispetto per le regole e le persone. Violenti, sempre pronti a menar le mani. Un’escalation: cinque aggressioni in due giorni, tra domenica 15 e lunedì 16 febbraio. Tra i dipendenti Atm c’è rabbia, paura ed esasperazione: «Siamo soli». A denunciare l’infittirsi delle aggressioni sono il gruppo «Tranvieri di Milano» sulla propria pagina Facebook e i sindacati. I primi hanno diffuso sul web un volantino in cui denunciano «sei aggressioni in quattro giorni». È anche peggio: le aggressioni sono, come anticipato, 5 nel giro di 48 ore.
Si parte alle 6.30 del mattino di domenica 15, stazione Lotto della metropolitana 1. Un gruppo di sudamericani scavalca platealmente i tornelli e fa per dirigersi verso le banchine. Accanto a loro c’è un agente della polizia locale in borghese, che decide di intervenire: ferma il gruppetto, si qualifica, con cortesia li invita a mostrare o acquistare i biglietti ma viene messo all’angolo e raggiunto da una raffica di pugni. In suo soccorso accorre un agente di stazione, che dà l’allarme. Sul posto arrivano le volanti della polizia che riescono a bloccare solo tre aggressori, quelli che non ne avevano ancora abbastanza, quelli che non si erano ancora dati alla fuga.
Solo il 6 febbraio, intorno alle 22, in Conciliazione, otto peruviani avevano mandato all’ospedale con 30 giorni di prognosi un agente di stazione. Da Lotto alla stazione Villa San Giovanni, sempre lungo la linea 1 della metropolitana, sempre domenica 15. Sono le 17 quando l’ennesimo gruppo di violenti cerca di accedere alle banchine senza pagare. L’agente di stazione li ferma, il confronto degenera presto in scontro, interviene un poliziotto in borghese. Niente da fare: giù botte. Si arriva così a lunedì 16. Il teatro dell’aggressione stavolta è la centralissima stazione di Cairoli, di nuovo sulla rossa. Ad essere aggredito è un dipendente Atm, quello in servizio al gabbiotto accanto ai tornelli poco dopo le 19. Per fortuna un solo giorno di prognosi.
Dalle linee sotterranee a quelle di superficie. La due giorni nera termina con l’aggressione al conducente del bus 64 intorno alle 21 e al conducente del bus interurbano 723. Il motivo è sempre lo stesso: l’arroganza di chi non vuol pagare. «Basta, basta, basta», recita il volantino diffuso su Facebook dai tranvieri. Quattro le linee di superficie più a rischio: i bus 56 (Loreto-Quartiere Adriano) e 57 (Cairoli-Quarto Oggiaro), i tram 27 (piazza 6 Febbraio-viale Ungheria) e 15 (Fontana-Rozzano). Sempre più spesso i conducenti in servizio sulle linee calde vengono dirottati su altre linee. Perché hanno paura. «Situazione insostenibile – confermano i delegati della Cisl –: chiediamo che il personale nelle stazioni del metrò e in superficie sia aumentato, i lavoratori si trovano soli a fronteggiare i violenti. Servono rinforzi: o si trovano in Atm o bisogna ottenere una presenza massiccia delle forze dell’ordine sui mezzi pubblici». «Più forze dell’ordine» fa eco Massimiliano Rositano, tranviere e consigliere di Zona 3 della Lega. A dicembre 2013 entrarono in servizio 16 vigilantes privati arruolati da Atm per istruire e tutelare i propri dipendenti. Sperimentazione e contratto sono scaduti a giugno 2014, senza che fossero prorogati.