Lavazza e Novamont presentano a Milano la prima capsula di caffè compostabile al 100%
Capsule in bioplastica compostabili, fatte in Mater-Bi® di terza generazione. Lavazza e Novamont le hanno presentate presso Cascina Cuccagna a Milano. Sarà sul mercato solo nel 2016, ma per EXPO Lavazza attuerà una raccolta differenziata dei fondi di caffè in collaborazione con AMSA
02 March, 2015
Sarà sul mercato nel 2016 la prima capsula di caffè compostabile al 100% di produzione italiana. L’hanno presentata presso la Cascina Cuccagna di Milano Lavazza e Novamont, a conclusione di un progetto di ricerca durato 5 anni.
Il problema del riciclo delle capsule di caffè è già stato affrontato, ma sinora le iniziative più virtuose si limitavano ad incentivare il riciclo delle capsule di alluminio, insieme alla plastica o al vetro, e la naturale destinazione dei fondi di caffè nell’umido (o rifiuto organico).
Ora anche la capsula potrà finire nel rifiuto umido, in quanto al 100% compostabile. Novamont l’ha infatti realizzata in Mater-Bi® 3G, compatibile per ora con la sola macchina Lavazza Minù (e disponibile in due diverse miscele di caffè), ma in Lavazza promettono che l’esperimento sarà presto adottabile anche per altre macchine e, probabilmente, anche per la macchine da bar.
La capsula – rigorosamente protetta all’evento di Cascina Cuccagna, probabilmente per non finire nelle mani dei concorrenti - sarà pronta nel secondo semestre 2015 e presente sul mercato nel 2016.
La terza generazione di bioplastiche, Mater-Bi® di terza generazione, il materiale della nuova plastica creato da Novamont, è una famiglia di materiali con una più alta percentuale di rinnovabilità, che usa sostanze vegetali anche da filiera agricola integrata, che si ricicla in compostaggio, in grado di biodegradare in ambienti naturali diversi e che garantisce una significativa riduzione delle emissioni di gas serra rispetto alle precedenti tecnologie. Una capsula che può essere raccolta con il rifiuto umido ed avviata al compostaggio industriale, dove capsula e caffè esausto vengono riciclati insieme in compost, concime naturale per i suoli.
Lavazza ha dichiarato di avere voluto varare l’iniziativa “proprio nell’anno in cui l’azienda celebra i 120 anni, che coincidono con EXPO - dove Lavazza è caffè ufficiale di Padiglione Italia”. Per Novamont il progetto è significativo per “mostrare in concreto le potenzialità della bioeconomia, intesa come rigenerazione territoriale e non come semplice uso di materie prime rinnovabili”, ha spiega l’amministratore delegato dell’azienda Catia Bastioli. Il materiale di Novamont esce infatti da “bioraffinerie integrate nel territorio, dedicate ai prodotti ad alto valore aggiunto, quali biochemicals e bioplastiche. Il Mater-Bi® di terza generazione con cui verranno realizzate le capsule per caffè espresso Lavazza viene prodotto attraverso una filiera che coinvolge ben tre siti produttivi italiani (Terni, Patrica e Porto Torres)”. Dagli stabilimenti Novamont esce quindi anche l’acido azelaico, uno degli elementi che caratterizza il Mater-Bi® di terza generazione.
Anche se la nuova capsula di caffè compostabile sarà sul mercato solo nel 2016, Lavazza ha dichiarato che, durante EXPO, sarà operativo un progetto “sostenibile” di tutti i fondi di caffè consumati: AMSA si occuperà infatti del ritiro dei fondi, che saranno poi dati in carico ad Associazioni e portati nei centri di raccolta gestiti dalle cooperative sociali, per essere utilizzati non solo come rifiuto umido, ma pure come substrato per funghi commestibili, pellet, inchiostri, semilavorati e molti altri prodotti.