"L'alveare che dice sì!", a Torino la spesa online che mette in contatto produttori locali e consumatori
Arriva a Torino "L'alveare che dice sì!", un nuovo modo per fare la spesa che ha l'obiettivo di sostenere il consumo prodotti locali, sfruttando il supporto della tecnologia per ottimizzare i tempi di acquisto
06 March, 2015
Arriva dalla Francia direttamente a Torino un progetto dedicato al rapporto tra consumatore e produttori di alimenti locali. Si chiama “L'Alveare che dice Sì!”, è diffuso in altri paesi Europei, e ha come obiettivo centrale la volontà di unire il mondo social e la spesa km0 attraverso la piattaforma web www.alvearechedicesi.it.
Come funziona? I consumatori interessati si registrano sul sito per fare la spesa online, acquistando i prodotti che si desiderano (frutta, verdura, carne, miele, formaggi, vino, ecc..) messi in vendita dai produttori locali che fanno parte del network. Una volta a settimana viene organizzata la distribuzione nell’ ”alveare” di zona, un bar, un ristorante, un’associazione del territorio che mette a disposizione i propri spazi. Il momento di ritiro della spesa si trasforma in un’occasione di relazione, contatto diretto e momento di convivialità dove i produttori possono far conoscere il loro lavoro e la loro realtà. Il gestore dell’Alveare si occupa non solo di pianificare la consegna dei prodotti ma organizza eventi, aperitivi e visite guidate nelle aziende agricole dei produttori per creare un vero network di relazione e conoscenza diretta.
I produttori ricevono una remunerazione pari all’83,3% del fatturato esentasse e il restante 16,7% viene utilizzato per retribuire il responsabile dell’Alveare e per far fronte alle spese per assistenza tecnica e commerciale. Ad oggi ci sono a Torino più di 10 Alveari, 70 produttori e 800 consumatori iscritti che si consultano e si scambiano opinioni e idee anche attraverso un blog, pagina facebook e canale twitter dedicati.
“Abbiamo ricevuto numerose richieste di adesione da parte di produttori interessati da tutta Italia. Questo ci sprona a continuare in questa direzione con l’obiettivo di esportare quanto prima il nostro progetto al di fuori del Piemonte. Quello che lo rende un progetto innovativo è l’unione della rete, dei social con il territorio, i suoi prodotti e i suoi cittadini. L’aspetto sociale è l’elemento che fa la differenza: conoscersi e condividere esperienze per capire il lavoro dei produttori e le esigenze di chi acquista”, ha dichiarato Claudia Bonato, Responsabile Marketing e Comunicazione.