"Green Italia su sequestro sacchetti: segnale chiaro per i furbi della plastica illegale"
“Ripulire il mercato dai sacchetti della vecchia plastica vuol dire difendere l’ambiente e la legalità, e tutelare la chimica verde italiana, settore dinamico e innovativo del Made in Italy ”, dichiara l'esponente di Green Italia, Francesco Ferrante
05 March, 2015
“Il maxi sequestro di 100 milioni di sacchetti di plastica illegale fabbricati in Cina, compiuto dalle forze dell’ordine di Milano, è un’ottima notizia. La denuncia e la pesante multa sono un chiaro segnale a tutti i ‘furbetti’ della plastica illegale, che rischiano grosso se tentano di aggirare la legge spacciando vecchi sacchetti di plastica inquinante per bio shopper”.
Lo ha dichiarato l’esponente del movimento Green Italia, Francesco Ferrante.
“La normativa – continua Ferrante - pone l’Italia all’avanguardia in materia di riduzione dell’impatto ambientale dei sacchetti d’asporto, tanto da essere presa ad esempio da altri Paesi che sui temi ambientali sono per altri aspetti più avanzati. Al di fuori delle grandi catene commerciali, che si sono messe in regola subito, il resto del mercato, soprattutto la piccola distribuzione, commercializza troppo spesso sacchi fuori norma, perché allettati da fornitori disonesti. L’introduzione di pesanti sanzioni per la commercializzazione di sacchetti fuorilegge è stato il necessario completamento di un’ottima legge, perché sebbene i cittadini abbiano recepito favorevolmente il cambio di alcune abitudini, consapevoli dei benefici che ne derivano per l’ambiente, i troppi fornitori senza scrupoli vanno arginati con fermezza”.
“Ci auguriamo che operazioni come quella compiuta dalla polizia di Milano si susseguano nel resto del Paese, perché ripulire il mercato dai sacchetti della vecchia plastica vuol dire difendere l’ambiente e la legalità, e tutelare la chimica verde italiana, settore dinamico e innovativo del Made in Italy ” – conclude Ferrante.