Da Monza a Milano, le vaschette “salvacibo” arrivano nei locali sui Navigli
Con una mozione bipartisan il Consiglio di Zona 6 di Milano ha approvato il progetto “Tenga il resto” contro lo spreco di cibo nei ristoranti, già avviato a Monza lo scorso novembre. Ora i gestori potranno decidere se aderire o meno all’iniziativa
08 March, 2015
di Aglaia Zannetti
Doggy bag in arrivo nei locali dei Navigli milanesi: è stata approvata quasi all’unanimità, con un mozione urgente lo scorso 26 febbraio, la proposta del consigliere di Zona 6 Fabio Fera che prevede la possibilità di fornire ai gestori dei ristoranti che si affacciano sui Navigli, una vaschetta di alluminio riciclato da consegnare su richiesta (o consigliare) ai clienti che vogliano portare a casa gli avanzi della cena o del pranzo.
Si tratta dell’iniziativa “Tenga il resto”, attiva da tre mesi a Monza (grazie a un accordo tra il Comune, Confcommercio di Monza e Cial, Consorzio nazionale per il recupero degli imballaggi in alluminio) che i consiglieri di zona intendono “esportare” anche a Milano sull’esempio monzese che , ad oggi, ha distribuito sul suo territorio oltre 100mila vaschette per il recupero del cibo non consumato a tavola.
Come si legge nel testo della mozione, si tratta di una “campagna educativa” e di sensibilizzazione sul tema e sulle buone pratiche contro lo spreco alimentare, ma anche, di riflesso, contro “la produzione di CO2” legata alla “produzione di alimenti”.
La sfida è quella di convincere i ristoratori a distribuire la vaschetta ai propri clienti: “Sappiamo che non tutti accetteranno — ha spiegato il consigliere Fera in un’intervista a Repubblica — perché ci sono sempre delle resistenze. Ma siamo convinti che il modo migliore sia andare direttamente da loro, proporgli l'iniziativa e fornirgli le vaschette.” Nei ristoranti che aderiranno verrà esposta la locandina con il logo della campagna.
A Monza il monitoraggio durerà un anno e ad oggi, secondo quanto riportato sul sito del Comune di Monza, i locali che hanno adottato la vaschetta “salvacibo” sono 31. La zona 6 intende seguire i passi dei vicini monzesi cercando sponsorizzazioni che coprano i costi senza gravare sulle casse pubbliche.