Puglia, Commissione consiliare: via libera alle emissioni odorigene. Contrari Arpa, Legambiente e Peacelink
La V Commissione consiliare ha approvato un progetto di legge che rende inefficace ogni controllo sulle emissioni odorigene in atmosfera. Un regalo alle attività industriali (sansifici, raffinerie, etc). L’Arpa Puglia non ci sta e scrive al presidente della Regione. La reazione di Vendola. Le posizioni contrarie di Legambiente Puglia e Peacelink Taranto
13 March, 2015
Il direttore regionale di Arpa Puglia, Giorgio Assennato, ha scritto il 7 marzo 2015 una lettera aperta al presidente della regione Puglia, Nichi Vendola e al presidente del Consiglio regionale, Onofrio Introna, chiedendo loro di non recepire la sospensione, approvata dalla V Commissione consiliare, di due articoli della legge regionale 7/99, riguardante la Disciplina delle emissioni odorifere delle aziende. Le modifiche porterebbero a eliminare un provvedimento che «pur con evidenti limiti applicativi», precisa l'Arpa, rappresenta «l'unico riferimento normativo per reprimere i fenomeni emissivi odorigene».
Questa attività, puntualizza Assennato, «si è svolta in tutte le province pugliesi, anche a supporto delle iniziativa dell'autorità giudiziaria ma, in particolare, a Taranto ha visto la realizzazione di un progetto innovativo (Odortel), frutto di una utile sinergia con il mondo universitario». Nel progetto sono coinvolte decine di cittadini del quartiere Tamburi e di altre aree della città che, attraverso un numero verde, informano l'Arpa degli eventi odorigeni che si verificano nell'area attivando, nel contempo, un sistema di campionamento che viene automaticamente acceso attraverso il software del sistema.
La V Commissione consiliare, aggiunge Assennato, ha approvato «inopinatamente» un progetto di legge al fine di «sospendere gli articoli 1 e 1 bis della legge regionale 7/99, annullando, di fatto, la validità della normativa in questione, senza tener alcun conto della proposta approvata congiuntamente da Assessorato regionale all'Ecologia e Arpa Puglia». Qualora il Consiglio regionale pugliese «approvasse - conclude Assennato - tale improvvido disegno di legge, ciò costituirebbe un atto in completa controtendenza rispetto alla produzione normativa regionale degli ultimi anni, che ha visto l'emanazione di dettati assolutamente innovativi, volti alla tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini, atto di sapore reazionario, che farebbe arretrare la governance pugliese di almeno 16 anni».
Emissioni odorigene. La risposta di Vendola. "Condivido preoccupazioni Assennato"
“Condivido pienamente le preoccupazioni del professor Assennato circa la possibile deregulation per l’esercizio di impianti industriali che generano emissioni odorigene impattanti per l’ambiente e la salute dei cittadini”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha risposto alla lettera aperta inviatagli dal professor Giorgio Assennato in relazione alla decisione della quinta commissione consiliare di modificare la legge regionale 7/99 riguardante la “Disciplina delle emissioni odorifere delle aziende”.
“Da tempo – ha sottolineato il Presidente Vendola - le strutture regionali, insieme con l’Arpa Puglia e le intelligenze del mondo della ricerca che si occupano della materia, stanno lavorando per definire modalità omogenee misurabili e oggettive delle emissioni odorigene degli impianti industriali da applicare sull’intero territorio regionale. Di tutto ciò l’esecutivo regionale non ha alcuna responsabilità, anzi ho già dato disposizioni perché venga prontamente definito il lavoro sin qui svolto dal tavolo tecnico assessorato ecologia/Arpa affinchè si possa immediatamente procedere con un disegno di legge del governo per chiarire quale è la posizione dell’esecutivo su questo tema”.
“Chiedo alla quinta commissione consiliare di tenere in debita considerazione le riflessioni del direttore generale dell’Arpa Puglia prof. Giorgio Assennato e di rivedere dunque quanto approvato. Mi rivolgo anche al Presidente del Consiglio Onofrio Introna e a tutti i consiglieri regionali - ha concluso il Presidente – affinchè ci sia una consapevole riflessione sulla portata delle decisioni da assumere in una materia così delicata”.
Legambiente Puglia: «Non renda inefficace l’unico riferimento normativo sulle emissioni odorigene in atmosfera»
«Non possiamo non condividere e sostenere l’appello lanciato dal direttore generale dell’Arpa Puglia – ha dichiarato Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia- affinchè il Consiglio Regionale pugliese non recepisca la sospensione degli artt. 1 e 1 bis della L.r. 7/99 approvata dalla V Commissione Consiliare, ma approvi invece l’articolato messo a punto dal Tavolo Tecnico Assessorato Ambiente – Arpa, permettendo così l’applicazione dell’unico riferimento normativo sulle emissioni odorigene e consentendo la continuità del sistema di controlli, necessario per tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini. A tal proposito, non possiamo non sottolineare – conclude Tarantini – che negli ultimi anni il Consiglio Regionale pugliese ha emanato importanti leggi sulla tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini quali quella sulla diossina, sul benzopirene e sulla valutazione del danno sanitario. Quindi ci auguriamo che non faccia passi indietro sul fronte delle emissioni odorifere».
La Legge Regionale n.7/99, aveva lo scopo di regolamentare le emissioni puntuali e diffuse di tutte le aziende responsabili di impatto osmogeno (impianti di depurazione, compostaggio, trattamento rifiuti, raffinerie, rendering animale, combustione di biomasse, ecc.), oltre che dei sansifici. Pur con evidenti limiti applicativi, tale articolato costituiva l’unico riferimento normativo in materia di emissioni odorigene. Per tale motivo, la L.R. 7/99 è stata ampiamente utilizzata come riferimento nei procedimenti autorizzativi regionali di AIA, VIA, ecc., ed ha consentito ad ARPA Puglia di effettuare numerosi controlli su vari insediamenti produttivi, con successiva attuazione di procedimenti correttivi a tutela della popolazione interessata. In considerazione delle carenze mostrate dalla normativa in questione, l’Assessorato alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia ha istituito un apposito Tavolo tecnico, costituito da rappresentanti della Regione e di ARPA Puglia, che ha provveduto a rivedere l’articolo 1 della L.R. 7/99, aggiornando i suoi contenuti rispetto alle nuove conoscenze disponibili. La V Commissione Consiliare della Regione Puglia, nell’ultima seduta, ha approvato un progetto di legge che prevede la sospensione degli artt. 1 e 1 bis della L.R. n.7/99, annullando, di fatto, la validità della normativa in questione, senza tener alcun conto della proposta approvata congiuntamente da Assessorato Regionale all’Ecologia e ARPA Puglia.
Peacelink: “Su legge emissioni odorigene, i consiglieri chiedano scusa”
Peacelink chiede al Consiglio regionale di ritirare le modifiche alla legge regionale sulle emissioni odorigene. “I consiglieri regionali che hanno approvato il progetto di legge chiedano pubblicamente scusa alla città, si riuniscano di nuovo e annullino immediatamente con una nuova delibera quel progetto di legge inaccettabile”. Questa è stata la reazione di Alessandro Marescotti alla notizia diffusa da Arpa che contestava le decisioni della commissione Ambiente.
“Proprio ora – prosegue il presidente Peacelink – che montavano le proteste a Taranto per i fortissimo odori provenienti probabilmente dalle attività della raffineria, è stato approvato dalla Commissione Ambiente del Consiglio Regionale un progetto di legge che prevede la sospensione degli articoli 1 e 1 bis della legge 7 del 1999″.
“Troviamo non più tollerabile – è la presa di posizione di Marescotti – questo modo di fare politica a danno dei cittadini. Questa è una politica che chiede ai cittadini di turare il naso da tutti i punti di vista e che ha suscitato l’indignazione persino dell’Arpa Puglia”.