Conca di navigazione sul Po, il Comune approva la mozione di modifica del progetto
Il Consiglio comunale di Torino ha approvato la mozione che impegna Il Sindaco e la Giunta a modificare il progetto preliminare, già approvato nel giugno 2008, della realizzazione di una conca di navigazione sul Po
02 April, 2015
Il progetto preliminare per la costruzione di una conca di navigazione sul fiume Po, approvato nel giugno 2008, verrà modificato. A deciderlo il Consiglio Comunale che il 30 marzo ha approvato la mozione che chiede di eliminare la Conca dal progetto della nuova centrale idroelettrica Michelotti.
Come spiegato in un precedente articolo, il progetto prevede la realizzazione di una conca all'altezza della traversa Michelotti, attracchi e altre opere che amplierebbero la navigabilità del fiume. Tuttavia ad avere forti dubbi è in primo luogo l'Osservatorio sul Po che giudica l'opera dannosa per la città, sia dal punto di vista ambientale sia economico.
L’atto approvato, integrato con le modifiche proposte dai Consiglieri Cervetti, Alunno e da Trombotto, primo firmatario della mozione, prevede, in particolare, che vengano approfonditi gli impatti economici dell’opera e che venga realizzato uno studio di fattibilità e un’analisi costi-benefici, da presentare alle commissioni competenti. Non solo, chiede che ogni sei mesi vengano redatte documentazioni che attestino lo stato di avanzamento dei vari atti, con le modifiche apportate gradualmente al progetto preliminare e che si continui con l'ascolto con le varie realtà attive sul tema. Tra queste, come anticipato, l'Osservatorio sul Po, il coordinamento delle associazioni ambientaliste e non, comitati e circoli remieri della città costituitosi l’8 luglio 2014, che il 28 marzo ha organizzato un flash mob ai Murazzi per esprimere il proprio dissenso alla costruzione della conca e della centrale idroelettrica.
“La mozione votata permetterà al Consiglio di esaminare i reali conti dell'operazione che vuole estendere la navigabilità del Po a valle della diga Michelotti - commenta l'Osservatorio - . “Ora, l'assessore ai Trasporti, Viabilità e Infrastrutture Claudio Lubatti dovrà portare in Commissione un'analisi costi-benefici che permetta di valutare i reali vantaggi di un progetto che alla Città costa in tutto una ventina di milioni. Grazie a questo emendamento – continua - il Consiglio potrà confrontarsi sull'opportunità di impegnare le casse dell'Amministrazione comunale per un'opera che rischia di deturpare inutilmente uno degli angoli più celebrati di Torino senza essere mai davvero utilizzata. Ora si potrà anche riprendere a parlare di miglioramento dell'attuale servizio di navigazione oggi trascurato e quasi inutilizzato». Un servizio che, secondo quanto dichiarato dall'assessore Lubatti sulla base dei dati forniti da Gtt, mostra un bacino di utenza sempre in aumento. “I visitatori del Po – dichiara – dal 2011 sono triplicati. Nel 2014 sono stati 39mila i biglietti venduti”.
Relativamente alle preoccupazioni da un punto di vista soprattutto ambientale sull'intero progetto della costruzione dell'impianto idroelettrico, riportiamo il testo che riassume punti salienti della lettera presentata da Pro Natura, Legambiente Circolo Ecopolis, Wwf Legambiente e Valle D'Aosta e Italia Nostra, lo scorso agosto 2014:
-" Guasti all’ambiente fluviale e alla vegetazione ripariale in un tratto di fiume che presenta ancora elementi di naturalità, a differenza di altri tratti cittadini del corso
d’acqua, che rischiano di compromettere la tutela dell’ittiofauna e dell’avifauna, in una zona di riproduzione di quest’ultima.
- Riduzione del flusso idrico, e conseguenze negative per il mantenimento del Deflusso Minimo Vitale, in un tratto di fiume caratterizzato da scarsità d’acqua per lunghi periodi dell’anno. Il Deflusso Minimo Vitale che dovrebbe essere garantito è di soli 13 metri cubi/sec, per la massima parte assorbito dallo scivolo per le canoe (12 metri cubi/sec.), che sembra di capire si prolungherà a valle fino a 150 metri circa., con forte impatto visivo; l’alveo del fiume per una lunga tratta si trasformerà in un letto di sassi.
- La bocca di presa, che assorbirà 37 metri cubi/sec., e si troverà solo a 50 metri a valle del ponte napoleonico, potrebbe provocare anche fenomeni di erosione del pilone del ponte in prossimità della sponda destra, con rischi che non paiono essere stati valutati opportunamente.
- Il forte impatto visivo dei manufatti previsti, come l’opera di presa, la centrale idroelettrica emergente, e soprattutto la conca di navigazione, “scatolone” cementizio di cui non si comprende in modo alcuno l’utilità, in quanto agganciato ad un progetto del tutto virtuale di prosecuzione della navigazione a motore del fiume Po a fini turistici fino a Sassi, con l’ipotesi di scavo di un canale navigabile nel letto del fiume, attracchi per i battelli, e ulteriori conche di navigazione; progetto che peraltro non risulta essere stato mai condiviso e presentato nella sua complessità a tutti gli Enti aventi titolo a pronunciarsi.
- Dubbi sulla tempistica e sulla complessità del cantiere, ipotizzato della durata di due anni, e prevedibili complicazioni in fase di cantierizzazione, data anche la contiguità con corso Casale in adiacenza con la spalla del ponte Vittorio Emanuele I in sponda destra, e con i Murazzi del Po in sponda sinistra. Circa la tempistica facciamo anche presente, come esempio negativo, il fatto che ormai da a alcuni mesi inspiegabilmente si
sono bloccati i lavori per la realizzazione della centrale idroelettrica sulla Dora in corrispondenza del canale della Pellerina, che avrebbero dovuto concludersi a luglio del corrente anno, lasciando purtroppo una vasta area di cantiere con scavi a cielo aperto nel parco della Pellerina, compromettendo vegetazione e ambiente fluviale, e incertezza sul termine dei lavori.
- Compromissione di una parte dell’alberata storica della sponda destra del Po in corrispondenza del parco Michelotti, e vaghezza progettuale circa gli impatti previsti sull’alberata suddetta. Andrebbero inserite nel progetto anche adeguate visualizzazioni
degli interventi".
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