"Muoversi in sicurezza", il tavolo tematico coordinato da Fiab agli Stati Generali della Mobilità Nuova
Si parlerà di "politiche e piani per azzerare le vittime della strada e tutelare l’utenza non motorizzata" con Alfredo Drufuca ed Edoardo Galatola. Sabato 11 aprile a Bologna
10 April, 2015
FIAB-Federazione Italiana Amici della Bicicletta partecipa agli “Stati Generali della Mobilità Nuova”, l’appuntamento che da oggi a domenica vedrà riuniti a Bologna, presso Palazzo Accursio, amministratori nazionali e locali, imprese, enti di ricerca, urbanisti, professionisti del settore, associazioni, organizzazioni di categoria e comuni cittadini per un confronto tecnico e politico sulle città e sul futuro delle mobilità e dei trasporti urbani e regionali nel nostro Paese.
A coordinare il tavolo di lavoro sul tema “MUOVERSI IN SICUREZZA”, insieme ad Alfredo Drufuca di Polinomia, sarà, nella giornata di sabato 11 aprile, Edoardo Galatola, responsabile sicurezza di FIAB. Si affronterà il tema della sicurezza stradale reale con l’obiettivo ‘morti zero’, quale una delle grandi sfide della società d’oggi, percepita, finalmente come una priorità politica, sociale ed economica. Sarà l’occasione per presentare la monografia di FIAB (Quaderni Gallimbeni) su "Sicurezza stradale e mobilità dell'utenza non motorizzata" di Edoardo Galatola, che offre una interessante analisi, avvalorata da esperienze di respiro europeo, su come lo sviluppo di una mobilità sostenibile - per l’ambiente, per le persone e per la società - sia inevitabilmente influenzato dalla sicurezza negli spostamenti.
L’appuntamento di questo week-end a Bologna è la naturale evoluzione degli “Stati Generali della Bicicletta” che si sono svolti a Reggio Emilia nel 2012 e intende ampliare il dibattito al tema generale della mobilità sostenibile. "Dopo quasi tre anni dagli Stati Generali di Reggio Emilia, è giunto il momento di fare un punto sullo stato dell'arte della mobilità sostenibile in Italia - sottolinea Giulietta Pagliaccio, presidente nazionale FIAB. - Molte cose sono cambiate, forse più negli stili di vita dei cittadini che nella politica. Chiamiamo quindi a raccolta politici, amministratori pubblici ma anche il mondo dell'impresa perché a questi nuovi stili di vita dei cittadini occorre dare risposte in tempi brevi, fornendo adeguati strumenti normativi e legislativi ai tanti amministratori pubblici che ancora faticano a strutturare un modello nuovo di mobilità nelle loro città".
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