Rassegna stampa e web sull'inaugurazione del Grattacielo Intesa San Paolo a Torino
A 126 anni di distanza dall'inaugurazione della Mole Antonelliana, il 10 aprile 1889, a Torino viene inaugurato il nuovo grattacielo progettato da Renzo Piano. C'è anche una cartolina di protesta
10 April, 2015
Rassegna dai siti internet:
Taglio del nastro per il grattacielo Intesa Sanpaolo. Chiamparino: "Simbolo torinesità della banca" – Repubblica.it
Torino ha un nuovo grattacielo – LaStampa.it
Pronto il grattacielo di Intesa Sanpaolo a Torino Venerdì 10 aprile l’inaugurazione con Renzo Piano – da Corriere.it
Inaugurato il grattacielo Intesa Sanpaolo a Torino firmato da Renzo Piano – da Quotidianopiemontese.it
Inaugurato oggi il nuovo grattacielo di Torino - da mole24.it
Rassegna stampa dai quotidiani:
La prima volta sul grattacielo. S’inaugura l’opera firmata da Renzo Piano. E dalle 19 porte aperte ai cittadini - da La Stampa del 10.04.2015
di Beppe Minello
Tutti, negli oltre 5 anni di ideazione, gestazione e cantiere, hanno detto la loro sul grattacielo di Intesa Sanpaolo che oggi s’inaugura ufficialmente. Tutti: dai progettisti con in testa il sommo Renzo Piano agli ambientalisti che non si rassegnano a quello che, a loro giudizio, è un «mostro» che rovina lo skyline di Torino, mentre altri si limitano definire «frigorifero» il palazzo. Oggi, però, finalmente tocca ai torinesi i quali, per la prima volta, potranno mettersi in coda e salire verso i 166 metri della cima. Un punto di vista originale, più alto di quello della Mole dove i visitatori si devono fermare al tempietto, al culmine della guglia. Si sale dalle 19 in avanti dopo essersi accreditati nella tensostruttura allestita nei vicini giardini Grosa, quelli tra Palagiustizia e grattacielo, anche loro riqualificati dalla superbanca sabaudo-milanese con un spesa non indifferente: 2,5 milioni di euro, mentre l’intero edificio è costato mezzo miliardo. La visita è, va da sè. gratuita. E l’occasione sarà rinnovata sia domani (dalle 10 alle 22), sia domenica ancora dalle 10 con chiusura alle 20. Il percorso di visita inizia dall’atrio centrale che si affaccia su corso Inghilterra 3 per poi raggiungere l’avveniristico auditorium «sospeso» alla base della torre dove 364 persone possono accomodarsi su poltrone che, alla bisogna, scompaiono trasformando il luogo in una sala concerti o per conferenze. Gli ospiti raggiungeranno poi gli ultimi tre piani dov’è la serra biodinamica con alberi d’alto fusto e specie vegetali della macchia mediterranea. Lì, nei prossimi mesi apriranno una caffetteria e un ristorante. È però nell’auditorium che, dalle 11, si svolgerà la cerimonia d’inaugurazione. Non è stato semplice, vista la richiesta (solo tra giornalisti e fotoreporter si parla di cento persone), soddisfare tutti. Per dire, non tutti i consiglieri della banca hanno ricevuto l’invito. Come, per altro, non l’hanno ricevuto i consiglieri comunali. La giunta sarà rappresentata dagli assessori che sono stati in diversa misura «toccati» dal progetto: Lo Russo dell’Urbanistica, Lavolta dell’Ambiente e Lubatti, Viabilità. Ovviamente ci saranno il sindaco Fassino che chiuderà la cerimonia mentre Sergio Chiamparino, sotto la cui amministrazione maturò il progetto fortemente voluto da Enrico Salza già nel lontano 2006 quando la fusione era ancora nell’iperuranio delle idee, l’aprirà. In mezzo parleranno Giovanni Bazoli, presidente del Consiglio di Sorveglianza, Gian Maria Gros Pietro numero 1 del Consiglio di Gestione, e il Consigliere delegato Carlo Messina oltre, naturalmente, a Salza. Da Roma, forse, arriverà il ministro alle Infrastrutture, Graziano Delrio. Dicevamo della visita al grattacielo. Non è chiaro se l’operazione porte aperte sarà ripetuta a breve. Il problema, se vogliamo chiamarlo così, è rappresentato dai lavori di allestimento sia del ristorante (il progetto è dell’Università del gusto di Pollenzo e lo chef sarà una giovane promessa) sia del bar. S’ipotizza che non saranno pronti prima dell’autunno quando salire sul grattacielo diventerà un’esperienza alla portata di tutti.
«Se potessi, farei costruire un’altra torre di fronte» - da La Stampa del 10.04.2015
Enrico Salza, oggi presidente
di Banca Fideuram e in passato alla guida del San Paolo torinese,
papà del grattacielo che ha difeso contro tutto e tutti, sarà in
prima fila ad accogliere i torinesi.
È così presidente?
«Sì,
finalmente la città entra nel grattacielo ed è la cosa più
importante»
L’iniziativa di accogliere i visitatori in
questo weekend si ripeterà?
«Dipenderà dalla domanda ma so
che c’è gente già prenotata per settembre e ottobre. Prima
bisognerà finire bar e ristorante e i lavori è meglio se vengono
fatti in tranquillità. In ogni caso, tutti quelli che sono già
entrati sono entusiasti perché la gente, piano piano, si sente
partecipe».
Quindi un successone?
«Come no e
bisognerebbe che altri proseguissero»
In che senso?
«Con
un altro grattacielo. Fossi stato ancora presidente, avrei fatto
anche quello al posto delle Ferrovie (l’area su corso Castelfidardo
di proprietà delle Fs, ndr), ma ci dovrà pensare qualcun
altro...»
In effetti se si volesse è già tutto autorizzato,
basta avere i fondi necessari
«Appunto. E non sarebbe nulla
di straordinario. Ai tempi del sindaco Peyron in quell’area si
erano ipotizzati ben 12 grattacieli alti 120 metri».
Piano e i big di Intesa Sanpaolo al battesimo del grattacielo - da La Repubblica del 10.04.2015
Dopo cinque anni di lavoro e tre mesi di traslochi, è tempo di tagliare il nastro al grattacielo di Intesa Sanpaolo. L’onore toccherà stamattina al presidente del Consiglio di sorveglianza Giovanni Bazoli, al suo omologo del Consiglio di gestione Gian Maria Gros-Pietro e al “ceo” Carlo Messina, mentre l’architetto Renzo Piano racconterà come ha impostato il progetto, ispirandosi a un “frammento di ghiaccio”. In serata il nuovo centro direzionale del colosso bancario si aprirà all’intera città.
La struttura di 166 metri (l’ascensore ci mette 30 secondi per arrivare su) ospiterà circa 2 mila dipendenti, ma ha anche alcune parti aperte al pubblico. Potranno essere ammirate oggi dalle 19, domani dalle 10 alle 22 e domenica dalle 10 alle 20, attraverso visite guidate di 40 minuti. L’ingresso è gratuito, ma occorre accreditarsi nella tensostruttura del giardino Grosa, l’area verde tra il grattacielo e il Palagiustizia. Il giro parte dall’atrio e raggiunge l’auditorium “sospeso” alla base della torre, per poi proseguire agli ultimi tre piani, che ospitano una serra con alberi d’alto fusto e macchia mediterranea. Qui tra qualche mese apriranno un caffè ristorante e uno spazio espositivo.