La Cina pensa ad un mega impianto solare nello spazio per combattere lo smog
Scienziati cinesi stanno ragionando sull'idea di costruire un impianto fotovoltaico in orbita, a 36.000 km sopra la Terra: 12 volte più grande di piazza Tienanmen e quasi due volte il Central Park di New York
16 April, 2015
(ansa ambiente)
Nella sfida per abbattere l'inquinamento, tagliare la CO2 e affrontare
la crisi energetica lo spazio potrebbe diventare presto la nuova
frontiera. Scienziati cinesi stanno ragionando sull'idea di costruire un
super impianto fotovoltaico in orbita, a 36.000 km sopra la Terra: 12
volte più grande di piazza Tienanmen a Pechino e quasi due volte il
Central Park di New York. Lo scrive l'Accademia cinese delle Scienze sul
proprio sito on line. E' dagli anni Settanta che si fanno ricerche per
realizzare una stazione nello spazio per l'uso di energia solare sulla
terra.
L'elettricità generata sarebbe convertita in
microonde o laser e trasmessa ad un collettore sulla Terra. Il
meccanismo è simile a quello descritto dallo scrittore di fantascienza
Isaac Asimov nel libro "Reason", del 1941.
Wang Xiji, 93 anni,
dell'Accademia Cinese delle Scienze (CAS) e membro dell'Accademia
Internazionale di Astronautica spiega che "una stazione spaziale solare
redditizia dovrebbe avere una superficie di pannelli di 5 o 6 km
quadrati" e che "senza il ciclo terrestre 'giorno-notte', l'energia
sarebbe raccolta il 99% del tempo". I "pannelli spaziali" secondo Duan
Baoyan dell'Accademia cinese di Ingegneria (CAE) "possono generare
energia dieci volte superiore a quelli sulla terra per unità di
superficie, risolvendo così la crisi energetica".
Per Wang,
infatti, "il mondo si bloccherà quando i combustibili fossili non
potranno più sostenere lo sviluppo. Dobbiamo portare nello spazio la
tecnologia solare prima di allora". Così alcuni scienziati e ingegneri
spaziali del CAS, hanno scritto nel 2010 un rapporto secondo cui la Cina
dovrebbe costruire una centrale solare sperimentale nello spazio entro
il 2030, e una centrale commercialmente attiva entro il 2050.
Inoltre, "una centrale commercialmente valida, dovrebbe pesare più di
10.000 tonnellate e pochi razzi sopportano un carico di oltre 100
tonnellate". Wang che ha progettato, 40 anni fa, il primo razzo cinese
ribadisce: "Abbiamo bisogno di pannelli solari sottili e leggeri con un
peso inferiore a 200 grammi per metro quadrato". Per gli scienziati,
"una centrale solare spaziale redditizia potrà esserci quando
l'efficienza della potenza di trasmissione senza fili raggiungerà circa
il 50 per cento". Wang Xiji conclude che "quando l'energia solare dallo
spazio diventerà la nostra energia primaria, la gente non dovrà più
preoccuparsi dello smog e dell'effetto serra".