Presentata in Statale “La Carta di Milano”, eredità-manifesto di Expo per il diritto al cibo
Lo scopo della Carta è quello di sollecitare un’intesa e iniziative comuni tra cittadini, istituzioni e imprese “affinché il diritto al cibo sia contemplato come diritto umano fondamentale”
27 April, 2015
di Aglaia Zannetti
Nel 1979 il filosofo tedesco Hans Jonas aveva enunciato il suo “Principio Responsabilità” : dell’uomo verso l’uomo e dell’uomo verso il pianeta e le sue risorse (finite) nonché le creature che lo abitano, "argine etico" imprescindibile e necessario all’ agire nuovo dell’uomo “tecnologico”, una responsabilità che si proietta in avanti, lo sguardo rivolto alle generazioni future, per garantire a chi verrà dopo di noi un mondo più equo e più giusto.
Lo spirito che anima La Carta di Milano, presentata oggi presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi - in Aula gli attori principali che ne hanno posto le basi e avviato i lavori - sembra ispirarsi a questo principio, e disegna, in un manifesto a firma di “Noi donne e uomini, cittadini di questo pianeta” , un impegno e una sfida le cui parole chiave e concetti portanti sono Impegno, Consapevolezza e , appunto, Responsabilità.
A pochi giorni dall’avvio di Expo 2015, la Carta - frutto del lavoro e del confronto tra cittadini, istituzioni, imprese e società civile – raccoglie la sfida per un cambiamento nella gestione e distribuzione delle risorse naturali per tentare di garantire l’accesso al cibo (e all’acqua) a tutti e abolire le attuali disuguaglianze partendo dalla lotta allo spreco alimentare che, come ha spiegato Andrea Segré di Last Minute Market nel suo intervento, ha raggiunto proporzioni che potremmo definire “bibliche”, sfatando, per di più, il mito dello spreco “figlio del benessere”; dati alla mano, infatti, su 1 miliardo e 300 milioni di tonnellate di cibo sprecato a livello mondiale , il 44% dello spreco si verifica nei paesi in via di sviluppo, una percentuale di poco inferiore al restante 56% calcolata nelle aree di paesi industrializzati. A farla da padrone, è lo spreco domestico, ben il 22% a livello globale.
Ecco che l’impegno, sottoscritto nella Carta, deve partire e coinvolgere il singolo cittadino, per un cambiamento che cominci , come ha sottolineato ancora Segrè, anche dalle scuole dove è auspicabile l’ introduzione, così come indicato in uno dei punti della carta, dell’educazione alimentare e ambientale.
La giornata si è aperta con la proiezione del cortometraggio diretto da Ermanno Olmi (assente all’incontro) dal titolo “Il pianeta che ci ospita” (con citazione finale tratta da “Miracolo a Milano” di De Sica, l’Inno dei barboni, un invito esplicito alla sobrietà, garanzia di futuro per tutti); dopo i saluti del Rettore dell’Università Gianluca Vago, la parola al Presidente del Consiglio Regionale della Lombardia Cattaneo e al sindaco Giuliano Pisapia che hanno introdotto i principi della Carta, sottolineandone il “lascito immateriale” che va oltre Expo.
Il Ministro delle Politiche agricole a alimentari Maurizio Martina ha riassunto il lavoro svolto dai 42 tavoli tematici in occasione dell’incontro all’Hangar Bicocca ( documenti allegati alla “Carta” che ad ottobre verrà consegnata nelle mani del Segretario delle Nazioni Unite Ban Ki-moon) un confronto che ha prodotto , secondo Martina,“ relazioni, competenze, professionalità e metodi”. Il sindaco di Torino Piero Fassino, presente in veste di Presidente dell’Anci, si è impegnato affinché tutti i Comuni italiani facciano sottoscrivere la Carta di Milano ai loro cittadini.
Il testo integrale della Carta di Milano è stato letto, per l’occasione, dai doppiatori Francesco Pannofino e Emanuela Rossi, hanno chiuso gli interventi della mattina, Hilal Elver, relatore speciale ONU sul diritto al cibo, Marta D’Assù, Presidente esecutivo di “Women for Expo” e Salvatore Veca, coordinatore scientifico di Laboratorio Expo. L'Incontro è stato trasmesso in diretta streaming su expo.rai.it.
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