Roma, rifiuti: 25 maggio sciopero della raccolta
È stato indetto dai sindacati Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel uno sciopero nazionale dei servizi di raccolta rifiuti e a questo aderiranno anche i lavoratori di Ama
14 May, 2015
Il motivo della protesta è il mancato rinnovo contrattuale del comparto Federambiente che è scaduto il 31 dicembre del 2013 e i sindacati hanno per l'occasione scritto una lettera indirizzata al sindaco di Roma Ignazio Marino e al presidente di Ama Daniele Fortini.
“A margine dell’incontro fra Azienda e organizzazioni sindacali dell’8 maggio 2015, nel quale si doveva avviare il confronto sulle linee guida del contratto di secondo livello, i sindacati hanno chiesto al management di Ama quale posizione volessero assumere rispetto alla possibilità di sottoscrivere un accordo aziendale che riconoscesse parzialmente ai circa 8.000 lavoratori alcune parti normative ed economiche relative al mancato rinnovo contrattuale del comparto Federambiente scaduto il 31/12/2013″, scrivono Natale di Cola della Fp Cgil, Alessandro Bonfigli della FitCisl, Stefano Bertinelli della Uiltrasporti e Massimo Cicco della Fiadel nella lettera.
“Nei fatti- proseguono - la fusione in Utilitalia delle tre grandi organizzazioni datoriali Federambiente, Federgasacqua e Federutility, rischia di trasformarsi in una vera e propria annessione da parte di quest’ultima delle altre due associazioni che, in ragione degli indirizzi e delle scelte politiche che si stanno definendo, per quanto concerne esternalizzazioni e riduzione dei salari, oltre che alla pesante contrazione del peso specifico della contrattazione a livello locale, fanno si che l’area contrattuale relativa a Federambiente, rischia di ritrovarsi marginalizzata rispetto al confronto più generale sul rinnovo del contratto nazionale. A nostro avviso, infatti, nel caso che l’Azienda avesse deciso di fare un passo firmando l’intesa Azienda/sindacati, si sarebbe aperta la possibilità che Roma, congiuntamente ad Ama, ovvero il Comune più importante d’Italia e la più grande azienda a livello nazionale, potessero tornare ad essere protagonisti della contrattazione e dei relativi processi produttivi ed industriali del settore”.