BobSharing il carpooling dei certificati bianchi: la prima app per condividere l'auto pagata dall'efficienza enegergetica
Il concetto di Carpooling non è nuovo, ma lo è la filosofia e il rigore scientifico con cui gli ideatori di Bob Sharing, Lara Naclerio e Giuliano Cavaglià, più di un anno fa, si sono avvicinati al tema.
15 June, 2015
Oggi il 70% degli spostamenti avviene con l’automobile, il dato che emerge, e che preoccupa, è che le macchine che si muovono nel 94% dei casi trasportano una persona sola.
«Eravamo stufi di lamentarci tutte le mattine e tutte le sere perché
imbottigliati nella congestione del traffico dei principali corsi della città in cui
viviamo (n.d.r. Torino) - raccontano i due ideatori di Bob Sharing - Stufi di
perdere mezz'ora ogni mattina e ogni sera, stufi di spendere soldi in
carburante per rimanere in coda così tanto tempo a motore acceso, stufi di
rischiare il micro-tamponamento da stress per colpa di vicini di auto, stressati
e intenti a cambiare CD, o a telefonare durante i microavanzamenti della
coda, stufi di lamentarci e accettare passivamente un fenomeno in continuo
peggioramento. Da questo siamo partiti e dalla considerazione che tutti i
nostri vicini di auto, durante le ore interminabili trascorse in coda, erano
anche loro, come noi, il solo occupante della loro auto! Così ci siamo detti che
era giunto il momento di fare qualcosa di concreto, l’obiettivo è fare sì che
metà di quelli che sono in coda decidano di smettere di muoversi sempre in
auto e accettino di fare i passeggeri sull'auto dell'altra metà».
Nasce così il sistema Bob Sharing, che si presenta come una Applicazione
che permette di spostarsi in macchina, risparmiando sui costi del trasporto,
grazie alla condivisione dell’auto tra chi effettua gli stessi percorsi.
Scaricando l’Applicazione sul proprio Smart- phone ci si mette in contatto per
possibili passaggi in automobile, per il momento nelle aree limitrofe di Torino
(un bel numero i Comuni già interessati), con l’obiettivo di coinvolgere tutta
la Provincia.
Bob Sharing si propone quindi di diventare una nuova modalità ecologica
di trasporto per gli spostamenti quotidiani.
Il concetto è quello di utilizzare le nuove forme di comunicazione per
ritrovare una dimensione sociale nella realtà in cui è possibile
solidarizzare e aiutarsi a vicenda.
Ma il vero valore aggiunto di Bob Sharing è quello di aver pensato a
valorizzare (o meglio "monetizzare") l'efficienza energetica che si sarebbe
generata stimolando la pratica della condivisione dell'auto.
E tutto questo è potuto accadere grazie al lavoro svolto dagli ideatori con
ENEA (l'Ente preposto ad asseverare il risparmio di energia che consegue
agli interventi di efficienza energetica). Questa collaborazione infatti ha
prodotto una metrica che valorizza l'efficienza energetica collegata alla
condivisione dell'auto, consolidando un algoritmo di calcolo che permette
di calcolare il quantitativo di combustibile risparmiato, proprio grazie alla
condivisione dell'auto, traducendolo con una relazione univoca a TEE (Titoli di
Efficienza Energetica o "certificati bianchi") negoziabili.
Senza questa misura di agevolazione sarebbe difficile far stare in piedi una
qualsiasi iniziativa di Carpooling, non volendo far pagare nulla a nessuno.
L’unica fonte di ricavo è infatti rappresentata dalla monetizzazione dei
certificati bianchi, quindi è legata al risparmio di carburante generato da
questo sistema.
Il servizio, che prevede un parziale rimborso spese per l’autista (si veda nello
specifico più oltre), viene quindi offerto gratuitamente: è gratis scaricare
l'App., il gestore non richiede commissioni di alcun tipo a nessuno degli utenti
ed i Comuni coinvolti nell’iniziativa non devono sostenere alcun costo,
permettendo così di ridurre drasticamente i soldi spesi mensilmente per
muoversi.
«Un importante risultato è già stato raggiunto – continua l’Ingegner Cavaglià
- grazie al lavoro portato avanti per mesi e mesi da Bob Sharing con l'ENEA,
verrà pubblicata sulla gazzetta ufficiale una misura per l'incentivazione della
pratica della condivisione dell'auto attraverso l'erogazione di certificati
bianchi, commisurati alle tonnellate di petrolio equivalenti risparmiate da tutti
i passeggeri che sceglieranno i sistemi di Carpooling, anziché l'auto propria in
regime di "solo occupante". Questo incentivo porterà inevitabilmente ad
avere meno auto sulle strade, nonché a ridurre l'inquinamento e la CO2
immessa nell'ambiente, i costi di trasporto, di parcheggio, gli incidenti e
renderà i tragitti in auto dei momenti di socializzazione».
Bob Sharing, oltre a voler risolvere un problema di viabilità (intasamento delle strade), è amico del fattore tempo: vuole far in modo che i papà e le mamme che si spostano per lavoro abbiano un'ora al giorno in più per stare con le loro famiglie, vuole che gli amministratori pubblici abbiano uno strumento in più per rispondere alle esigenze di mobilità dei loro concittadini che si spostano per studio, lavoro ed esigenze sanitarie, vuole che si riduca la spesa delle famiglie per esigenze di trasporto, e vuole ridurre l'uso di combustibili fossili e le emissioni di gas di scarico.
Lo stesso logo di Bob Sharing è stato studiato nei dettagli e rappresenta una faccina paffuta con una frangetta ondulata, nella "O" di "BOB", che richiama
l'idea di un bimbo, perché è innegabile che in questa iniziativa ci sia un
occhio attento rivolto alle nuove generazioni e il bambino, nell'immaginario
comune, rappresenta il futuro.
E con l’entusiasmo e il grande ottimismo che la contraddistingue, conclude
Lara Naclerio: «Se da questa iniziativa si potesse avere come risultato una
riduzione del traffico, una diminuzione dello spreco di risorse non rinnovabili,
meno inquinamento e una società più solidale, avremmo ottenuto un punto
in più a favore delle nuove generazioni».
Per tutte queste ragioni, Bob Sharing non si presenta solo come un sistema ecologico ed amico dell’ambiente, trasparente, semplice e affidabile, ma anche come «un passaggio in avanti, un buon passaggio».
Come funziona, due note pratiche:
Bob Sharing è rivolto principalmente a un target di pendolari, che devono
spostarsi per motivi di lavoro, studio o sanità.
Su ciascuna iscrizione viene effettuato un controllo preventivo per verificare
la presenza dei requisiti di massima sicurezza.
Il conducente fa la sua tratta abituale, che farebbe in ogni caso, e ottiene
dal passeggero un parziale rimborso spese calcolato dal sistema (15
centesimi di euro a km). I punti di incontro tra conducente e passeggero
sono predefiniti e memorizzati nel programma: una tratta inizia e termina
sempre in corrispondenza di uno di questi punti che sono localizzati in luoghi
di interscambio del sistema di trasporto (in parcheggi, stazioni ferroviarie,
capolinea autobus).
L’ Applicazione accompagna conducente e passeggero fino al termine della
tratta e ne certifica l’avvenuta esecuzione.
L’obiettivo è quello di supportare il trasporto pubblico dove è carente e di
portare le persone fino a dove ci sono opportunità di spostarsi con i mezzi
pubblici o a piedi fino a destinazione.
Per maggiori informazioni: www.bobsharing.it