Commissione Europea, in autunno pacchetto di misure su economia circolare
Includerà target ambiziosi sul fronte di riciclo dei rifiuti ma non solo. Karmenu Vella: "Con il modello di economia lineare attuale l'Europa importa circa il 60% dei carburanti fossili e metalli e ha un enorme deficit di risorse"
26 June, 2015
(ansa ambiente)
L'Europa punterà sull'economia circolare perché "è l'unica scelta che
darà profitto sul lungo termine" e perché "non è solo la cosa giusta da
fare per l'ambiente, ma anche per la struttura economica dell'Ue".
Questo il messaggio del vicepresidente della Commissione europea, Frans
Timmermas, aprendo una conferenza a Bruxelles. Se l'Europa adotterà il
modello dell'economia circolare, che punta su riciclo e riuso, design
intelligente e riparabilità dei prodotti, condivisione di beni e servizi
tramite piattaforme digitali, ogni famiglia potrebbe risparmiare
tremila euro ogni anno stima uno studio sull'economia circolare lanciato
oggi a Bruxelles da Ellen MacArthur Foundation, Mc Kinsey e SUN.
"Il futuro - ha spiegato Timmermans - non è nella produzione low cost,
ma nel fornire servizi ai cittadini che si materializzano in prodotti,
invece del contrario. I prodotti vengono usati più volte, così non si
consumano materie prime". Con il modello di economia lineare attuale
"l'Europa importa circa il 60% dei carburanti fossili e metalli e ha un
enorme deficit di risorse" ha ricordato il commissario europeo
all'ambiente, Karmenu Vella, secondo cui "l'Europa è già indietro, per
questo vogliamo essere ambiziosi e la questione non è più 'se' adottare
l'economia circolare, ma il 'come' e 'quando' ". Il pacchetto di misure
della Commissione europea in questa direzione arriverà "questo autunno" e
rispetto alla proposta precedente includerà "target ambiziosi" sul
fronte di riciclo dei rifiuti, ma cercherà anche di "sostenere i 28
Stati membri, che attualmente stanno andando a diverse velocità" ha
detto Vella.
L'economia che sta avanzando rapidamente è quella che
sfrutta la condivisione dei beni e servizi tramite piattaforme digitali,
per questo nel pacchetto di misure in arrivo dalla Commissione europea
"ci sarà una parte dedicata all'IT" ha aggiunto il commissario europeo
all'ambiente. Materie prime e componenti oggi costituiscono il 40-60%
dei costi di produzione della manifattura in Europa. In uno scenario di
economia circolare, secondo lo studio i consumi di materie prime per
produrre auto, materiali da costruzione, fertilizzanti sintetici,
pesticidi, acqua per agricoltura, uso dei terreni e aree per immobili,
carburanti ed elettricità non rinnovabili, potrebbero ridursi del 32%
per il 2030 e del 53% per il 2050. La spesa per la transizione non
sarebbe indolore: la stima del governo britannico per creare un sistema
di riuso e riciclo pienamente efficiente è di circa 14 miliardi di euro,
mentre la Germania ha già speso 123 miliardi di euro fra 2000 e 2013
per le tariffe 'feed in' delle rinnovabili. A fronte dei costi, si
devono contare anche gli sprechi e tre settori nei quali si può fare
molto sono mobilità, produzione alimentare ed edilizia. Secondo lo
studio, una 'tipica auto europea' rimane parcheggiata per il 92% del
tempo, in media ha cinque posti ma in media porta 1,5 persone in ogni
viaggio. Nel sistema alimentare, il 31% di quanto viene prodotto viene
perduto o sprecato, mentre nella pianificazione urbana, il 60% degli
uffici non viene usato, anche in orario lavorativo.