BICINOTTE, le bici-stazioni custodite in centro a Milano cercano sponsor
La ciclabilità di una città è fatta di più fattori. BICINOTTE viene incontro all’esigenza di parcheggi sicuri, da parte dei tanti giovani che stanno scegliendo la bicicletta per la movida milanese. Ma per non morire ha bisogno di risorse
02 July, 2015
BICINOTTE - NIGHT BIKE è il progetto delle
bici-stazioni mobili temporanee in centro a Milano, promosso da Eco dalle Città per
incentivare l'uso serale e notturno della bicicletta, durante i week-end (venerdì e sabato notte). Iniziato venerdì 12 giugno,
con due parcheggi custoditi in due punti nevralgici della movida milanese,
piazza XXIV Maggio/Darsena e Colonne di San Lorenzo, offre
la possibilità di lasciare la bicicletta legata alle rastrelliere
già esistenti, ma con l’ulteriore servizio della custodia da parte di volontari,
riconoscibili dalla pettorina arancione di BICINOTTE. Un servizio ancora
sperimentale: nell’ultimo week-end ha abbandonato infatti le Colonne di San Lorenzo per concentrarsi
nella posizione di piazza XXIV Maggio, e dall’iniziale 21.30 – 3.30 è passato
all’attuale 20.00 – 2.00, per accogliere anche i ciclisti che arrivano in
Darsena per l’orario dell’aperitivo.
BICI NOTTE è una delle idee emerse dal più vasto progetto sulla mobilità di trasporto dei giovani a Milano, quello di Giovani&SenzaMotori, "Storie di giovani senz'auto, nè moto", l’indagine sulla realtà milanese dei tanti ventenni che si muovono in città senza utilizzare auto o moto di proprietà. Realizzata insieme a due esperti e appassionati di mobilità ciclistica a Milano, gli architetti Carlo Molteni e Matteo Dondè, l’idea di BICINOTTE è nata da una semplice constatazione, confermata dai sondaggi informali effettuati tra il 2014 e il 2015 grazie al progetto Giovani&SenzaMotori: quella che uno dei principali freni all'uso della bicicletta a Milano sia il timore dei furti, specie di sera e di notte. Nei tre week-end del 12, 19 e 26 giugno, BICINOTTE ha così custodito circa 350 biciclette, lasciate dai giovani (e non solo…) che considerano le due ruote il mezzo ideale per muoversi a Milano, anche nei luoghi dello svago serale e notturno. La maggior parte degli utenti ha anche lasciato un’offerta libera ai volontari di BICINOTTE e c'è stato anche chi, fidandosi totalmente del parcheggio custodito sperimentale, ha lasciato la bici con borse o portapacchi attaccati.
Dalle interviste effettuate da Eco dalle Città durante queste sperimentazioni è emerso che il parcheggio non è sicuramente l’unico dei problemi da risolvere per facilitare l’uso della bicicletta a Milano: per quasi tutti, il problema principale è ancora la mancanza di una seria e integrata rete di piste ciclabili, motivo che spinge tanti ad invadere spesso i marciapiedi, unica alternativa al rischio d’insicurezza che si corre pedalando affiancati al traffico; le soluzioni di intermodalità, come la possibilità di portare la bici sui mezzi pubblici ATM, non sono ancora conosciute da tanti e, comunque, viste come “complicate” (lo si può fare solo in metropolitana e in certe fasce orarie, per motivi di affollamento nelle ore di punta). Tuttavia, per chi ha deciso che la bicicletta sia il mezzo giusto anche la sera, il problema di un parcheggio custodito, soprattutto nei luoghi di ritrovo più affollati (Darsena, Colonne di San Lorenzo, corso Sempione, Isola, piazza XXV Aprile) sussiste sempre.
“Uso la bici tutti i giorni e vorrei farlo anche la sera, con più sicurezza. Sinora la mia prevenzione contro il furto è stata quella di usare solo bici brutte, scassate. E’ questo il mio concetto di antifurto”, ci ha raccontato Francesca, 24 anni, in bici alla Darsena la sera del 19 giugno, da viale Argonne. “E’ l'unico mezzo che si ha per muoversi agevolmente nelle zone della movida, ma spesso si fatica a trovare uno spazio dove legarla in sicurezza, a Milano: io sarei disposta anche a pagare un abbonamento mensile, non solo nelle zone del divertimento, ma anche altrove, come nelle stazioni ferroviarie”, ha dichiarato Michela, 32 anni, proveniente dalla zona Corvetto. “Uso sempre la bici, salvo quando non piove”, ha raccontato Roberta, che arrivava in piazza XXIV Maggio da Amendola Fiera. “Milano sta migliorando molto, è più a misura d’uomo, ma per chi va in bici il problema numero uno restano i pochi veri percorsi ciclabili continui. Non sappiamo mai se usare la strada rischiando di essere investite dagli automobilisti o disturbare i pedoni salendo sui marciapiedi, spesso la seconda è una soluzione obbligata. Ma anche il problema del parcheggio è reale. Io sono sempre alla ricerca di un palo dove attaccare la bici”.
L’esperimento BICINOTTE di Eco dalle Città sembra quindi avere un senso e per molti andrebbe esteso anche agli altri luoghi nevralgici della movida milanese: corso Como e piazza Gae Aulenti, piazza Minniti all’Isola, Arco della Pace e corso Sempione. Forte dell’entusiasmo suscitato dalla sperimentazione e dalla consapevolezza dei suoi costi strutturali contenuti (permessi comunali, individuazione dei siti idonei, collocamento di transenne o nastri di segnalazione, rimborso spese dei volontari), quelli di BICINOTTE si sono fatti vivi anche con il Comune, che attraverso l'Assessore alla Mobilità e all’Ambiente Pierfrancesco Maran ha sin dall’inizio incoraggiato la sperimentazione, per chiedere un sostegno, necessario a non far morire il progetto.
Ed ecco perché, visto il successo che il divertimento serale in zona Porta Ticinese e Navigli, anche grazie alla nuova Darsena e al flusso dei turisti di EXPO, sembra avere in questa caliente estate milanese, ora BICINOTTE rivolge un appello anche alle svariate attività economiche della zona. Perché non aiutare a sopravvivere un servizio che incentiva i giovani a venire nelle zone della movida con il mezzo più intelligente, economico ed ecologico possibile, la bicicletta!?
L’avrete già capito: per sopravvivere ora BICINOTTE cerca qualche buono sponsor, dal cuore green.
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