Carpooling, carsharing e auto elettriche: la mobilità di domani secondo Borgofuturo
Durante il festival della sostenibilità di Borgofuturo, si è svolto un incontro/dibattito sul tema della mobilità sostenibile. Presenti grandi nomi tra cui Mercedes, Blablacar e Jojob
14 July, 2015
Innovazione, mobilità e sostenibilità: queste le parole chiave che sono state al centro dell’incontro “Senso di Marcia” tenutosi in occasione di Borgofuturo, il festival della sostenibilità che si è svolto a Ripe San Ginesio il 4 e 5 luglio scorsi. A discuterne sono stati i referenti di alcune tra le più innovative imprese del settore: Jojob, Blablacar e Mercedes Benz Italia.
Complici la crisi da una parte e dall’altra le strategie europee che puntano sulla maggior efficienza delle vetture e su minori emissioni di CO2, “gli italiani hanno cambiato il modo di muoversi e di comprare le auto”, ha spiegato Alice Dutto, giornalista e moderatrice dell’incontro.
Interessante il dato sulle auto ecologiche (giugno 2015 - Unrae) che cominciano ad avere più spazio: sommando gpl (8%), metano (4%), ibride (1,5%) ed elettriche (0,1) si raggiunge quasi il 15% del mercato totale dell’auto.
Ma da sottolineare è anche il dato relativo al carsharing, una realtà piuttosto recente in Italia, considerando che il lancio di car2go risale ad appena due anni fa, nell’agosto 2013. Nel mondo si contano 5 milioni di utenti attivi che condividono 100.000 auto (+39% rispetto al 2006) e in Italia nel 2014 le auto in condivisione hanno avuto un incremento del 70%. I due maggiori player del settore, enjoy e car2go, hanno raggiunto i 200.000 iscritti e oltre 2 milioni di noleggi l'anno (a testa). “Ovvia conseguenza - ha sottolineato Alice Dutto - è la riduzione delle vetture circolanti: oltre 4milioni spariranno entro il 2020 da Italia e Usa”.
Resta il fatto che fino a quando il car sharing non sarà la prima forma di mobilità e la maggior parte degli utenti preferirà la propria auto privata, sarà necessario elaborare altre soluzioni che vadano ad affiancarsi e a completarsi tra di loro avendo come unico obiettivo la riduzione delle emissioni e delle vetture su strada.
La questione ambientale ad esempio sta a cuore al 65% degli autisti che scelgono di mettere in condivisione la propria auto con BlaBlaCar, servizio di carpooling leader in Europa, come spiegato da Silvia Conti, PR Manager per BlaBlaCar Italia, nel corso dell’incontro “Senso di Marcia”. Sulla piattaforma di BlaBlaCar è infatti possibile mettere a disposizione i posti della propria auto e condividere così non soltanto le emissioni ma anche i costi del viaggio. Fino ad oggi, i 20 milioni di utenti che hanno condiviso l’auto hanno risparmiato circa 1 milione di tonnellate di C02 e ridotto la pressione del traffico soprattutto sulle grandi arterie. Secondo quanto analizzato da BlaBlaCar inoltre “l’auto condivisa è apprezzata soprattutto sulle lunghe distanze e nelle aree in cui l’offerta di trasporto pubblico e ferroviario risulta più carente”. Infine, auto condivisa non significa soltanto meno emissioni e meno costi, ma anche più socialità e possibilità di conoscere nuove persone. Ovviamente, la piattaforma consente anche la valutazione da parte degli utenti del guidatore, offrendo così ai futuri membri la possibilità di fidarsi più tranquillamente del driver con cui condividere il viaggio.
Altra realtà che sta crescendo e innovando il settore dei trasporti è Jojob, la piattaforma di carpooling aziendale che permette di organizzare gli spostamenti casa-lavoro tra dipendenti di una stessa azienda per limitare le emissioni di CO2. In soli 8 mesi Jojob è riuscita a coinvolgere 32 grandi aziende, tra cui Coop, Heineken, Findomestic, Auchan, segno che la sostenibilità sta a cuore davvero a molti. Nato all’interno della start-up Bringme Srl, incubata presso I3P del Politecnico di Torino, Jojob è attivo con una piattaforma web e con un’applicazione mobile che permettono di mettersi in contatto tra colleghi di lavoro o con i dipendenti di aziende limitrofe alla propria per condividere passaggi in auto insieme, creando cluster interaziendali. I dipendenti possono beneficiare di un concreto risparmio economico, di un’effettiva riduzione dei tempi e dello stress dovuto agli spostamenti casa - lavoro, di un’alternativa ai mezzi pubblici in caso di scioperi, ritardi o imprevisti e di possibili benefits aziendali a fronte dell’impegno ecologico. Contemporaneamente, le aziende adottano una soluzione di mobilità equa e sostenibile che gli consente di ottenere certificazioni ambientali, energetiche e di Social Responsibility. Secondo i dati di giugno 2015 “con i 689 viaggi effettuati con la piattaforma, le imprese aderenti hanno risparmiato in totale più di 4.000 kg di CO2”, ha mostrato Gerard Albertengo, fondatore di JoJob.it.
Accanto alle proposte di condivisione dell’auto, arriva anche l’auto intelligente di Mercedes che attraverso l’uso di carburanti alternativi e sistemi di gestione innovativi riduce l’impatto sull’ambiente e aumenta gli standard di sicurezza. “Non bisogna parlare solo di mobilità sostenibile, ma anche di mobilità intelligente”, ha specificato Paolo Lanzoni, Communication Manager at Mercedes-Benz Italia. “Mercedes intende puntare sulla vettura elettrica che sia allo stesso tempo bella e funzionale e che offra tutti i comfort possibili”. Lanzoni ha avuto modo di parlare anche del servizio di car sharing privato che Mercedes offre attraverso le Smart di car2go: “L’intento è quello di lavorare affinché in città come Roma, dove l’utilizzo del car sharing cresce di giorno in giorno, sia possibile inserire il car2go con auto elettriche, punto sul quale siamo purtroppo ancora indietro: basti pensare che mentre ad Amsterdam ci sono 12.000 colonnine per la ricarica delle vetture elettriche, in italia ne abbiamo appena 1.500”. Nel corso di Borgofuturo inoltre è stato possibile avere un assaggio della mobilità del futuro con i test drive su due modelli della gamma elettrica Mercedes, ovvero la Smart e la Classe B.