9 tonnellate di cibo recuperate in 3 mesi, l'impegno del Banco Alimentare ad EXPO
Si recuperano prodotti freschi (frutta, verdura e latticini), poi pane, panini e alimenti misti secchi. Il Direttore Marco Lucchini: “Ma tutti gli operatori mostrano molta attenzione a non avere eccedenze"
30 July, 2015
Sono esattamente 9.165 i kg di cibo che la Fondazione Banco Alimentare è riuscita a recuperare, nel sito di EXPO, tra l'1 maggio e il 27 luglio. Numeri notevoli, anche se la sensazione di molti è che tutti gli operatori di EXPO si siano organizzati al meglio, al fine di avere poche eccedenze alimentari. La maggioranza dei ristoranti dei padiglioni, ad esempio, non ha spazi di stoccaggio e cucina in modo "espresso", cercando di ultimare in giornata gli alimenti a disposizione.
Più frequenti invece le eccedenze presso chioschi e punti ristoro, dove la rimanenza può riguardare innanzitutto pane e panini. Tuttavia, quando lo spreco sembrerebbe inevitabile, i volontari della Fondazione sono pronti ad intervenire, come ci ha raccontato Martina Viganò, responsabile del Progetto Foodsaving - Expo2015.
130 sono i ristoranti o punti di ristoro di EXPO che il Banco ha contattato per intervenire, in caso di eccedenze alimentari: 15 hanno iniziato a donare regolarmente, 28 hanno dichiarato di non avere eccedenze, 87 si sono detti disposti a collaborare con il Banco, impegnandosi a chiamarlo, in caso di necessità. Per quanto riguarda le categorie merceologiche, la maggioranza del cibo recuperato consiste di prodotti freschi (frutta, verdura e latticini), a seguire pane, panini imbottiti e alimenti misti secchi, tra cui pasta, farina e legumi.
I volontari del Banco intervengono alla sera e provvedono aI passaggio presso gli operatori che hanno aderito all'iniziativa o che hanno avvisato di avere eccedenze alimentari al termine della giornata. Dalle ore 17 alla chiusura del sito, infatti, un addetto del Banco Alimentare si occupa dell'attività di recall presso tutti i padiglioni. Poi il cibo viene consegnato ai furgoncini refrigerati, che provvedono al trasporto presso le strutture caritative. Talvolta già in serata/nottata, altrimenti la mattina seguente. Negli ultimi mesi, il cibo in eccedenza è stato spesso destinato ai centri di accoglienza dei profughi.
Dal 30 giugno il Banco Alimentare può contare su alcuni mezzi in più: all'interno del sito, è stato infatti inaugurato il container refrigerato posizionato dietro Cascina Triulza e si è aggiunta una cargo bike per il trasporto, che serve per i recuperi quotidiani dai vari ristoranti e punti di ristoro. Dal 20 al 26 luglio, durante la prima settimana di recuperi con la cargo bike, sono stati recuperati 759,8 kg di alimenti.
In sostanza i volontari di Banco Alimentare operano preferibilmente in bicicletta, soprattutto ora che c'è un container come punto di raccolta. I furgoncini intervengono in certe situazioni, come la domenica, quando la Coldiretti fa il "cambio di Regione" ospitata nel proprio spazio e restano più prodotti ortofrutticoli in eccedenza da recuperare; oppure ogni fine mese quando Eataly fa il cambio dei ristoranti ospitati nel sito e anche qui il recupero può essere più consistente.
“A tre mesi dall’inizio di Expo, confermo che tutti gli operatori mostrano molta attenzione a non avere eccedenze alimentari. Allo stesso tempo, sta crescendo il numero di coloro che trovandosi ad avere cibo in avanzo ci contatta perché questo non diventi spreco. Il nostro lavoro quotidiano a Expo vuole solo dimostrare che uno dei contenuti più cari a questo evento, la lotta contro lo spreco, può trovare già risposta completa ed esemplificativa a beneficio di tutti: aziende, strutture caritative, cittadini e persone povere.” Questa la dichiarazione del Direttore Generale della Fondazione Banco Alimentare, Marco Lucchini.
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