Vacanze, prima di partire è utile spegnere il frigorifero?
Il risparmio economico è pari a 2,20€ a settimana ma i maggiori vantaggi sono quelli ambientali grazie a un risparmio di circa 4kg di C02 immessa in atmosfera per settimana
07 August, 2015
Estate è sinonimo di vacanze per la maggior parte degli italiani. Il sogno di ogni italiano e non solo è quello di mollare tutto e partire. Andare al mare, in montagna, ai aghi, un tour nelle capitali europee o in campeggio è tutto lecito, l'importante è partire, fuggire e dimenticare i problemi.
Ogni vacanziero ha i suoi piccoli segreti domestici prima di ogni viaggio. C'è chi chiude la “chiave dell'acqua” per evitare spiacevoli inondazioni dell'appartamento durante l'assenza. C'è chi chiude la “chiave del gas” per evitare impreviste fughe di gas o accidentali esplosioni durante le vacanze. Questi sono accorgimenti indispensabili anche se si va via per un week end, ma c'è qualcosa che ronza nella testa dell'italiano, che lo tormenta in quell'attimo che lo separa tra la chiusura della porta e l'apertura dell'ombrellone: spengo il frigorifero, stacco la corrente?
Il dubbio è legittimo e sacrosanto, sappiamo tutti che il frigorifero (e il congelatore) sono sempre collegati alla rete elettrica, ventiquattro ore su ventiquattro, settimana dopo settimana, anno dopo anno. Gli unici momenti nella vita del nostro amato frigorifero (e non solo sua) in cui è spento sono quando lo sbriniamo ma, da qualche lustro a questa parte, i nuovi modelli si sbrinano da soli. Quindi lui, il nostro caro frigorifero, è sempre lì a divorare energia.
Stando ai dati elaborati nel tempo da eERG, il Gruppo di ricerca sull'efficienza negli usi finali dell'energia del Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano, più di un terzo dei consumi di energia elettrica in un'abitazione è dovuto all'utilizzo di frigoriferi e congelatori quando il riscaldamento degli ambienti e dell'acqua non avviene attraverso apparecchi elettrici. Questi elettrodomestici sono responsabili di costi non indifferenti. Basti pensare che da uno studio condotto nel lontano 1996 risulta che gli elettrodomestici per il freddo assorbono in Europa 108 miliardi di kWh, equivalenti al consumo annuale di elettricità da parte di Belgio e Portogallo.
Sempre in uno studio del Politecnico di Milano dal nome “Misure dei consumi di energia elettrica nel settore domestico - risultati delle campagne di rilevamento dei consumi elettrici presso 110 abitazioni in Italia” emerge che il fattore principale che incide sui consumi dei frigoriferi è l'età, infatti nelle loro ricerca “la classe dominante è centrata sull’intervallo 8-10 anni, vicina alla classe 5-7 anni. Il 48 % degli elettrodomestici ha meno di 7 anni e sono stati acquistati dopo l’introduzione dell’etichettatura energetica. Il 5 % degli apparecchi è stato acquistato da quando è entrata in vigore la limitazione alle classi A, B, C e D”.
Ma veniamo ai consumi affettivi dei nostri frigoriferi. Stando agli studi Micene e Save Eureco, studi che per tre anni hanno monitorato le curve di carico dei principali elettrodomestici e i consumi di più di 400 abitazioni europee (110 solo in Italia), creando il più ampio data base esistente in Italia (15 milioni di dati) sugli usi finali di energia nel settore domestico, i nostri cari e vecchi frigoriferi consumano mediamente 573 kWh all'anno. Per frigorifero intendiamo in verità i frigo congelatori, per intenderci quelli con due sportelli separati, perché il solo frigorifero, quello con o senza congelatore interno consuma mediamente 275 kWh in un anno. Stando ai dati forniti dall'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico, per utenza con un consumo medio annuale di circa 3000 kWh, il costo di 1 kWh è pari a 0,159483 € escluse le tasse, per i clienti che rientrano nel regime di maggior tutela, che a quanto pare scomparirà il 30 giugno 2016 salvo ripensamenti.. Quindi in un anno il nostro frigorifero consuma 91,38 € l'anno, se poi ci aggiungiamo le tasse che mediamente si aggirano sul 25% dei consumi, il nostro frigorifero consuma 114,25 € in un anno, 2,20 € a settimana.
Dunque se spegnessimo il frigorifero per una settimana si risparmierebbe mediamente 2,20 €, una cifra che può sembrare piccola ma se la moltiplichiamo per il numero di famiglie italiane che va in vacanza il dato è impressionante. In Italia secondo l'Istat il numero di famiglie è pari a 24.611.766, se di queste solo la metà fa una vacanza di una settimana, il risparmio economico ammonta a 27.072.942 €.
Il consiglio quindi è quello di spegnere non solo il frigorifero ma ricordarsi anche di disattivare l'impianto elettrico, così facendo si risparmiano anche i costi degli apparecchi in stanby che rimarranno inutilizzati durante le vacanze ma comunque collegati alla rete elettrica. Si stima che il loro consumo sia pari al 15% del consumo energetico annuo.
Al risparmio economico si aggiunge il vantaggio ambientale, ovvero la quantità di CO2 non immessa in atmosfera. Stando ai dati Ispra e quelli dell'Enea, per la produzione di un kWh vengono emessi 352,4 gC02 e il nostro frigo in un anno genera una immissione in atmosfera di 201925,2 gC02/, quindi spegnendolo per una settimana si eviterebbe l'immissione di 3,883 kgCo2 che moltiplicato per il numero (ipotetico) di tutte le famiglie italiane che andranno in vacanza equivale a 47.784 tonnellate di CO2, in pratica quello che 68.262 alberi assorbono durante tutta la loro vita. Questo è il vero risparmio.