Venezia, Green Drop Award: vince "Behemoth", il film che denuncia lo sviluppo insostenibile in Cina
“Beixi Moshuo - Behemoth” di Zhao Liang ha vinto alla Mostra del Cinema di Venezia il Green Drop Award 2015 perché “denuncia lo sviluppo insostenibile della Cina e delle società industrializzate”
11 September, 2015
“Beixi Moshuo - Behemoth”, del regista cinese Zhao Liang, ha vinto il Green Drop Award 2015, il premio organizzato da Green Cross Italia che viene assegnato al film che meglio abbia interpretato i valori della sostenibilità ambientale tra quelli in concorso alla 72a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. A decretarlo è stata la giuria presieduta da Remo Girone e composta da Sebastiano Somma, Francesca Inaudi, Paola Comin e Lucia Grenna, responsabile della campagna Connect4Climate di World Bank. Secondo la giuria “il film si rivela un documentario di denuncia sullo sviluppo insostenibile della Cina e delle società industrializzate. Gli uomini, le donne, l’ambiente, la natura sono rappresentati come sacrificio in nome di un progresso che, con un colpo di scena finale, si rivela inesistente. Nel viaggio dantesco simulato dal regista cinese non c’è salvezza, ma insegnamento morale, un monito per gli spettatori di ogni latitudine del globo”. Il film racconta infatti un “inferno in terra”, portando sullo schermo le ceneri e il frastuono causati dalle attività minerarie della Mongolia. Le miniere sono veri e propri gironi danteschi in cui sono intrappolati uomini e donne che giorno e notte lavorano senza sosta respirando polvere di carbone. Ma il paradiso sembra non esistere: i materiali estratti dalle miniere vengono infatti utilizzati per costruire “città fantasma”, risultato dell’esplosione del settore immobiliare creato dal cieco sviluppo in Cina. “In Behemoth mi sono ispirato a Dante e ho descritto un’enorme catena industriale, in cui i colori rosso, grigio e blu rappresentano rispettivamente i tre regni danteschi”, ha spiegato Zhao Liang. “Attraverso lo sguardo contemplativo del film, analizzo le condizioni di vita dei lavoratori e l’insensato sviluppo urbano. È la mia meditazione critica sulla civiltà moderna, in cui si accumula ricchezza mentre l’uomo perisce”.
Un film che “non parla solo della Cina ma di tutti noi. Di come il lavoro e la produzione industriale non siano il fine ma il mezzo”, ha commentato Marco Gisotti, Direttore del Green Drop Award. “Probabilmente ‘Behemoth’ è il film più politico di tutta la Mostra di quest’anno”.
Al centro della premiazione, avvenuta al Lido di Venezia presso l’Hotel Excelsior, c’è stato l’omaggio ai 30 anni di “Back to the future - Ritorno al futuro”: per l’occasione, la giuria del Green Drop Award è arrivata a bordo una DeLorean DMC-12, il modello di auto reso famoso dal film, simbolo di come la finzione cinematografica sia riuscita ad immaginare un'innovazione green che si sarebbe concretizzata trent'anni dopo. Infatti, nel secondo episodio della trilogia, “Doc” (Cristopher Lloyd) fa rifornimento di scarti organici per viaggiare nel tempo dal 1985 fino al 21 ottobre 2015 con la sua DeLorean. Quella che tre decenni fa era solo finzione cinematografica oggi è diventata realtà grazie al biometano, un combustibile rinnovabile ottenuto raffinando il biogas generato dalla cosiddetta “digestione anaerobica” (tecnica utilizzata nel riciclaggio della frazione organica dei rifiuti che consente di abbinare il recupero di materia a quello di energia).