Rifiuti Roma, approvato il contratto di servizio Ama per 15 anni
Approvata la delibera sull'affidamento del servizio di gestione dei rifiuti urbani e di igiene urbana di Roma ad Ama. Previsti monitoraggi "con metodologia scientifica" e report trimestrali
26 September, 2015
L'assemblea capitolina ha approvato la delibera sull'affidamento del servizio di gestione dei rifiuti urbani e di igiene urbana ad Ama. Il contratto avrà la durata di 15 anni e dà un valore di circa 12 miliardi all’azienda impegnata nella gestione della raccolta e smaltimento dei rifiuti cittadini.
Previste importanti novità come un monitoraggio sulla qualità del servizio, con tanto di report scientifico anche tra i cittadini romani sulla qualità dello spazzamento. Nello specifico la delibera prevede "di affidare ad Ama il servizio di gestione dei rifiuti urbani e i servizi di igiene urbana della città di Roma, per la durata di quindici anni; di formulare indirizzo alle competenti strutture di Roma Capitale affinché sia assicurato, sulla base degli obiettivi individuati nel Contratto di Servizio, un costante monitoraggio con metodologia scientifica e con report da una parte della qualità erogata e dall'altra della qualità percepita del servizio, avvalendosi di soggetti indipendenti e per quanto riguarda il secondo tipo di monitoraggio, coinvolgendo direttamente gli utenti; di impegnare Ama ad esternalizzare, in via sperimentale, per la durata di due anni, il servizio di spazzamento, limitatamente ad alcune aree del territorio della città di Roma, garantendo, comunque, la salvaguardia dei livelli occupazionali”.
La delibera prevede dunque che la raccolta dei rifiuti venga monitorata “con metodologia scientifica”: ogni tre mesi ci saranno report sia sulla qualità erogata, sia su quella percepita e i cittadini potranno esprimere il loro giudizio attraverso sondaggi e questionari. Se nell’arco di nove mesi il voto sarà per due volte di insufficienza, ferma restando la garanzia dei livelli occupazionali, lo spazzamento verrà affidato ai privati nelle zone “critiche”. Tuttavia, se l’esito sarà “fortemente negativo”, il Campidoglio potrà revocare alla municipalizzata l’affidamento del servizio nelle aree critiche.
“Abbiamo chiesto ad Ama di effettuare un monitoraggio periodico sulla qualità delle prestazioni erogate, si tratta di una misura innovativa che coinvolge i cittadini, pensata per far crescere la qualità dei servizi”, ha spiegato il Sindaco di Roma Ignazio Marino. “Ora, insieme ad Ama, possiamo proseguire nell’operazione già avviata di crescita del servizio di pulizia della città, fatto di un incremento della raccolta porta a porta e di sviluppo di nuove tecnologie per lo smaltimento ed il riutilizzo dei rifiuti. Questa amministrazione - ha aggiunto Ignazio Marino - crede in Ama, un’azienda in passato troppo spesso al centro degli appetiti predatori da parte della politica, abbiamo intrapreso un percorso di riassetto e snellimento della governance aziendale ed ora chiediamo alla nostra società in house un salto di qualità, anche cercando un partner industriale per affrontare nuove sfide”.
Soddisfatta anche l’assessore all’ambiente Estella Marino: “Il grande lavoro della Giunta, dell'Aula e degli uffici capitolini ha permesso di rinnovare la fiducia all'azienda pubblica, introducendo sistemi di monitoraggio e controllo innovativi, che considerino anche la qualità percepita dai cittadini, per garantire il livello di pulizia che deve essere assicurato a una grande capitale. Il Piano economico finanziario, su cui si basa l'affidamento, apre anche un importante scenario per l'azienda. Nessuna privatizzazione, ma una prospettiva per la valutazione di partner industriale in riferimento agli importanti investimenti industriali previsti da Ama per far sì che il soggetto pubblico possa presidiare l'intero ciclo di gestione dei rifiuti”.
Questo percorso “di fiducia, cambiamento e ricerca di efficienza - ha concluso Estella Marino - porterà anche a una riduzione dei costi di circa 35 milioni entro il 2018 e una riduzione della TARI di 3.5% che unita all'1.5% già praticata porterà la riduzione totale al 5%”.