Parigi, dopo il successo della domenica senz'auto in arrivo nuove limitazioni al traffico
Oltre a nuove domeniche senz'auto, dopo la riuscita del 27 settembre, il piano di Anne Hidalgo e della sua giunta sarebbe di ridurre la circolazione di tutti i mezzi, benzina e diesel, immatricolati prima del 2011 entro il già citato 2020
08 October, 2015
di Christian Jenkins
Nel quadro generale che vede Parigi come ospitante della COP21, che avrà luogo dal 30 novembre all'11 dicembre del 2015, le istituzioni francesi e, più in particolare, parigine si mobilitano per migliorare la situazione interna, al fine di presentarsi come leader di un percorso che tutti gli stati saranno prima o poi obbligati ad intraprendere.
La ministra dell'Ambiente, Segolène Royal, in risposta allo scandalo Volkswagen, si è impegnata a discutere di un nuovo piano a livello nazionale per ridurre i fattori scatenanti dell'inquinamento atmosferico nel paese. Ecco allora che inizieranno limitazioni per i mezzi a benzina fino ad Euro2 e Diesel fino ad Euro3 che non potranno circolare nelle zone urbane dalle 8 alle 18. Ciò nonostante, sulla stampa francese non mancano le critiche per la “bontà” dimostrata nei confronti dei motori Diesel, ora più che mai al centro di un caso di proporzioni internazionali. Tuttavia Royal ha asserito che le limitazioni andranno inasprendosi di anno in anno, con l'obiettivo di rientrare nei limiti istituiti dall'UE entro il 2020.
Inoltre, verranno creati dei fondi di indennità per i lavoratori che sceglieranno di presentarsi sul proprio posto di lavoro in bici (ammonterà a circa 25 centesimi a chilometro) in piena coerenza con la nuova legge francese di transizione energetica. Non solo trasporti, anche chi deciderà di cambiare gli impianti gas e le cucine nella propria casa potrà usufruire di un aiuto da parte dello stato, mille euro per nucleo familiare.
La ville lumière e i suoi “fumi”
In molti conosceranno Parigi per le sue bellezze storiche e artistiche, ma pochi sanno che la città è tra le più inquinate d'Europa, con picchi anche nei mesi di luglio e agosto 2014. Il rapporto di airparif (l'istituto di ricerca che si occupa di controllare l'inquinamento atmosferico della capitale e delle zone circostanti) ha definito alte le emissioni di Pm 10, cosa che sembra preoccupare non poco la sindaca Anne Hidalgo, il cui mandato scadrà nel 2020, che dovrebbe presto correre ai ripari: via alle giornate senz'auto nel centro della città e nuove limitazioni nelle zone periferiche. La prima journée sans voiture di domenica 27 settembre ha ottenuto un buon risultato, riducendo del 40% la quantità di diossido di azoto contenuta nell'aria rispetto al giorno prima. Un ottimo traguardo se si pensa che solo un terzo della città era effettivamente coinvolta nell'evento.
Il Comune in realtà porta avanti già dal luglio scorso le prime limitazioni a tutti i veicoli commerciali e camion immatricolati prima del 2011, che non potranno circolare negli orari lavorativi. Su questa scia seguiranno anche le limitazioni per tutte le auto immatricolate prima del 1997 e i motocicli immatricolati prima del 2000 a partire da luglio 2016. Il piano sarebbe di ridurre la circolazione di tutti i mezzi, benzina e diesel, immatricolati prima del 2011 entro il già citato 2020. Segolène Royal ha criticato la scelta di limitazioni così strette poiché “impedire a qualcuno di prendere la propria auto è una misura privativa della libertà che deve essere giustificata”. Il Governo francese vorrebbe un approccio più “morbido” ma al contempo effettivo, motivo per il quale sosterranno le scelte di Hidalgo stanziando comunque 1,7 miliardi di euro, forti della legge sulla transizione energetica e dei trasporti.
La sindaca dovrebbe sfruttare questi soldi anche per incitare i parigini a dismettere le proprie auto, dando aiuti finanziari a chi volesse fare abbonamenti per Velib (il servizio comunale di biciclette pubbliche) o Autolib (il servizio di car sharing parigino). Per i lavoratori invece verranno stanziati aiuti economici per l'acquisto di auto ad emissioni zero (elettriche o a idrogeno).
Con queste misure il comune di Parigi si prefigge di rientrare nei limiti europei e far scendere le emissioni medie di Pm 10 e Nox fino a 20μg/m3.