Forum Rifiuti, Ciafani: "L'Italia non riesce a superare completamente l'emergenza rifiuti"
Due giorni per fare il punto sulla situazione dei rifiuti in Italia, dove nonostante buone pratiche di successo manca ancora una politica nazionale che punti con decisione sull'economia circolare
08 October, 2015
“Tante sono le buone pratiche ed esperienze di successo, ma nonostante questo l’Italia non riesce a superare completamente l'emergenza rifiuti, perché purtroppo non esiste una politica nazionale che punti con decisione sull'economia circolare”.
Queste le parole di Stefano Ciafani, vicepresidente di Legambiente, in apertura del Forum Rifiuti, la conferenza nazionale organizzata da Legambiente, La Nuova Ecologia e Kyoto Club che si è svolta a Roma il 7 e l’8 ottobre. “Questo settore oggi non viene considerato nelle politiche governative, e lo dimostra anche la recente pubblicazione della bozza di decreto sull'incenerimento dei rifiuti in attuazione dell'articolo 35 del decreto Sblocca Italia che prevede 12 nuovi inceneritori in Italia e che andrebbe sostituito con un nuovo testo per promuovere l'economia circolare sul territorio nazionale. L'Italia - ha aggiunto Ciafani - ha invece un gran bisogno di politiche e impianti per il riuso e il riciclaggio e di un nuovo sistema di incentivi e disincentivi che rendano la prevenzione e il riciclo più convenienti, anche economicamente, rispetto al recupero energetico e allo smaltimento in discarica”.
Il Forum ha avuto l'obiettivo di evidenziare le esperienze di politiche, gestione sostenibile, innovazione impiantistica e di prodotto, che faranno entrare l'Italia nell'era dell'economia circolare. "Noi vogliamo raccontare l'economia circolare italiana. Sono due giorni di orgoglio, ma non vogliamo sembrare ingenui. Sappiamo che il passato del ciclo dei rifiuti è ancora annodato ad alcuni territori", ha sottolineato Ciafani, ricordando che la gestione dei rifiuti urbani è ancora troppo legata all’uso della discarica. Tuttavia, “nonostante le emergenze e il grave ritardo di alcuni territori, l’Italia ha oggi tutte le carte in regola per fare da capofila nell’economia circolare europea grazie alle sempre più numerose esperienze di gestione sostenibile dei rifiuti fondate su riciclaggio, raccolte differenziate domiciliari, sistemi di tariffazione puntuale, politiche di riuso e prevenzione”, ha detto Ciafani.
Esempi positivi sono infatti i Comuni “ricicloni”, consorzi pubblici e aziende virtuose che costituiscono esperienze di green economy eccezionali. L'innovazione impiantistica della valorizzazione dell'organico, degli ecodistretti e delle cosiddette fabbriche dei materiali rende possibile il riciclaggio anche delle frazioni fino ad oggi avviate a incenerimento e smaltimento, con nuove opportunità ambientali, economiche, sociali. "L'uso efficiente delle risorse - ha detto Francesco Ferrante, vicepresidente del Kyoto Club - è la vera chiave di volta per rilanciare l'economia e permettere al nostro Paese di affrontare il futuro. Non è solo quindi la difesa dell'ambiente e della nostra salute che imporrebbero politiche intelligenti sui rifiuti sia a livello locale che nazionale. Politiche che a partire dalle migliori esperienze già presenti sul territorio puntino innanzitutto sul recupero di materia, reso possibile anche dall'innovazione tecnologica".