Roma, 27 novembre presentazione del rapporto "L'ambiente in Europa – Stato e prospettive nel 2015"
In vista della COP21, all'Auditorium del Ministero dell'Ambiente verrà presentato il rapporto SOER 2015 alla presenza di Hans Bruyninckx (direttore esecutivo dell'Agenzia Europea dell'Ambiente). Eco vi propone alcuni estratti
24 November, 2015
Il 27 novembre 2015 a Roma, presso l’Auditorium del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, si terrà l’evento italiano di presentazione del rapporto "L'ambiente in Europa – Stato e prospettive nel 2015" (SOER2015), la relazione che l'Agenzia Europea dell'Ambiente predispone ogni 5 anni su stato, tendenze e prospettive per l'ambiente in Europa. Aprirà i lavori il ministro Gian Luca Galletti e interverrà il direttore esecutivo dell’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA), Hans Bruyninckx, che illustrerà i principali risultati del rapporto, predisposto in collaborazione con la Rete europea d’informazione e di osservazione in materia ambientale (EIONET) e con i servizi della Commissione Europea. Per l’Italia i lavori sono stati coordinati dall’Ispra, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Alcuni estratti del rapporto SOER 2015
L’ambiente in Europa – rapporto su stato e prospettive per il 2015 (SOER 2015)
Nel 2015 l’Europa si troverà grosso modo a metà strada tra l’inizio delle politiche ambientali dell’UE, che risalgono ai primi anni settanta, e la visione dell’UE per il 2015 di “vivere bene entro i limiti del pianeta” (La "Vision 2050" è delineata nel 7° Programma d’azione europeo per l’ambiente). Alla base di questa visione c’è la consapevolezza che la prosperità economica e il benessere dell’Europa siano intrinsecamente legati al suo ambiente naturale – dai terreni fertili, all’aria e all’acqua pulita.
Guardando indietro agli ultimi 40 anni, l’attuazione di politiche ambientali e climatiche ha portato vantaggi sostanziali per il funzionamento degli ecosistemi dell’Europa e per la salute e il tenore di vita dei suoi cittadini. In molte parti d’Europa, l’ambiente è oggi probabilmente in uno stato tanto buono quanto lo era all’inizio dell’epoca industriale, grazie a inquinamento ridotto, protezione della natura e migliore gestione dei rifiuti.
Le politiche ambientali inoltre creano opportunità economiche e contribuiscono così alla strategia "Europa 2020", che mira a trasformare l’UE in un’economia intelligente, sostenibile e inclusiva entro il 2020. Per esempio, il settore dell’industria ambientale che produce beni e servizi che riducono il degrado dell’ambiente e conservano le risorse naturali, è cresciuto di oltre il 50% tra il 2000 e il 2011. È stato uno dei pochi settori economici a prosperare in termini di guadagni, commercio e posti di lavoro dalla crisi finanziaria del 2008.
Nonostante i miglioramenti ambientali degli ultimi decenni, le sfide che l’Europa si trova ad affrontare oggi sono considerevoli. Il capitale naturale europeo viene danneggiato dalle attività socioeconomiche come l’agricoltura, la pesca, i trasporti, l’industria, il turismo e l’espansione urbana. Le pressioni globali sull’ambiente peraltro sono cresciute a un ritmo senza precedenti dagli anni novanta, causa non ultima la crescita economica e della popolazione, e il cambiamento dei modelli di consumo.
Allo stesso tempo, una maggiore comprensione delle caratteristiche delle sfide ambientali europee e della loro interdipendenza con i sistemi economici e sociali in un mondo globalizzato ha portato con sé la crescente consapevolezza che le conoscenze e gli approcci di governo attuali sono inadeguati per affrontarle.
È in questo contesto che è stato scritto il SOER 2015. Esso è basato su dati e informazioni provenienti da numerose fonti, valuta lo stato, le tendenze e le prospettive dell’ambiente europeo in un contesto globale, e analizza le opportunità di ricalibrare le politiche e le conoscenze in linea con la visione del 2050.
Leggi il rapporto SOER 2015, clicca qui