Clima, Zanchini: "Il governo sostiene le trivellazioni e ferma le rinnovabili. Nessun investimento da due anni" | Video
Durante il Forum QualEnergia tenutosi a Roma è intervenuto anche Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente, che ha rilanciato la necessità di riprendere gli investimenti nelle rinnovabili
24 November, 2015
"L'Italia oggi è uno dei paesi più all'avanguardia come sviluppo delle rinnovabili, siamo arrivati al 40% di produzione rispetto ai fabbisogni elettrici. Tuttavia da due anni siamo fermi rispetto agli investimenti e le installazioni sono ovviamente crollate. È un segnale negativo per cittadini e imprese".
Così Edoardo Zanchini, vice presidente di Legambiente, a margine del Forum QualEnergia, intervistato da Eco dalle Città per fare il punto della situazione in Italia sull'energia rinnovabile e sulle aspettative dell'associazione per la COP21 di Parigi.
"Il governo sta portando avanti un'altra politica energetica basata su trivellazione e difesa delle fonti fossili, fermando le rinnovabili con provvedimenti diretti o stop agli incentivi. È una ricetta sbagliata, che non conviene a nessuno, neanche alle imprese che chiedono certezze, anche perché oggi le rinnovabili costano meno del passato. C'è una grande possibilità di sviluppo in questa direzione a ha sottolineato Zanchini - e quello che uscirà da Parigi senza dubbio aiuterà: tutti i paesi del mondo stanno approvando obiettivi vincolanti sia sulle emissioni di co2 che sulle rinnovabili".
"All'Italia - ha aggiunto - serve una prospettiva chiara e di sviluppo nonché, come suggerito dal ministro dell'ambiente Gian Luca Galletti, una cabina di regia in grado di portare avanti una politica precisa rivolta alle rinnovabili. Se nessuno si mette d'accordo il rischio è che si creino situazioni poco chiare e si rischi che i cittadini più volenterosi si trovino ad agire da soli e senza supporto".