Puglia, polemica sulla applicazione della ecotassa. Botta e risposta tra assessore Santorsola e consigliere Blasi
Il Tar Lecce ha sospeso l’applicazione della ecotassa 2014-2015 per alcuni comuni salentini. La tesi sostenuta da questi è che nella raccolta differenziata rientra anche il materiale recuperato a valle delle procedure di trattamento meccanico dell’indifferenziato. Per i tecnici della Regione questa valutazione si scontra con quanto previsto dalle normative nazionali. In attesa della valutazione del Consiglio di Stato scoppia la polemica
13 December, 2015
“Forse ho perso il
senso dell’orientamento e non ricordo se il consigliere Blasi siede alla destra
o alla sinistra dei banchi di governo nell’aula di Via Capruzzi. Se non sbaglio
egli è stato eletto tra le file della maggioranza e non riesco perciò a capire
perché non traduca le proprie battaglie incanalandole in quelle attività
istituzionali proprie del Consiglio Regionale. Blasi ha una esperienza
amministrativa non da poco e, tra le altre cose, era già presente in consiglio
regionale nella legislatura che ha approvato la legge regionale 38/2011 e che,
nel tempo, ha approvato rinvii e rimodulazioni del tributo. Sarebbe curioso
conoscere come ha votato rispetto a quei provvedimenti. Ad ogni modo il
consigliere Blasi sa bene che gli atti amministrativi sono frutto dell’assetto
normativo e che, finché quell’assetto non varia, dirigenti e funzionari vi si
devono attenere. Alla politica spetta lavorare sulle leggi e, quindi, se egli ritiene
che vada modificata quella sull’ecotassa cominci a fare delle proposte
concrete”. Così l’assessore regionale
Domenico Santorsola risponde al Consigliere Pd sul tema dell’ecotassa.
“Non sfuggirà a chi vuol andare oltre i proclami populistici di bassa lega, che l’ordinanza del Tar sulle determine dirigenziali ne sospende l’efficacia non entrando nel merito dei provvedimenti ma in relazione alla pendenza dinanzi alla Corte Costituzionale del ricorso principale opposto dai comuni salentini. Nessuna figuraccia, quindi, ma un atto dovuto rispetto all’iter procedimentale in corso sul quale, spiace dirlo, si tenta di fare chiasso tacendo che, chi ricorre, non riesce neppure a elevare i propri dati di differenziata tentando di rientrare nelle fattispecie delle leggi approvate negli anni scorsi per alleggerire la pressione del tributo, come hanno fatto quasi tutti gli altri comuni pugliesi (solo 20 ne sarebbero esclusi). Senza entrare troppo nel dettaglio – spiega Santorsola – devo però chiarire che le determine non facevano altro che applicare la legge con cui il Consiglio Regionale aveva tentato di calmierare la pressione dell’ecotassa offrendo l’opportunità ai comuni di adeguarsi ad incrementi progressivi di differenziata”.
“La tesi sostenuta dai comuni ricorrenti, secondo cui nella percentuale di differenziata dovrebbe rientrare anche il materiale recuperato a valle delle procedure di trattamento meccanico dell’indifferenziato, non trova, secondo i tecnici della regione, conferma nell’attuale assetto normativo. Rispetto a questo confronto tra le tesi esiste un contenzioso amministrativo di cui attendiamo il responso. Rimane centrale – conclude Santorsola - il ruolo del Consiglio Regionale e il potere legislativo dell’assemblea a cui, utilmente, un consigliere potrebbe sottoporre ipotesi di modifica della legge, laddove ritenuta non efficace. Rilevo, tuttavia, che da questo ruolo di responsabilità, che dovrebbe essere ancora più marcato in un consigliere di maggioranza, si svicola sempre più spesso per dedicarsi ad attività più efficaci sul piano della comunicazione ma meno proficue per il bene pubblico”.
Cosa ha detto il consigliere Blasi? “Il Tar di Lecce ha chiuso una vicenda, quella dell’Ecotassa richiesta per il 2014 e il 2015, che ha provocato una perdita di tempo e denaro a 61 comuni salentini e all’ente regionale. Due mesi fa – ha dichiarato il consigliere Sergio Blasi - chiesi all’assessore Santorsola di ritirare i provvedimenti relativi alle richieste di pagamento che la Regione aveva recapitato ai comuni. Se quella richiesta fosse stata ascoltata, la Regione si sarebbe risparmiata questa figuraccia e questa perdita di tempo”.
“In mancanza della chiusura del ciclo dei rifiuti, che è una responsabilità regionale, è totalmente illogico chiedere di pagare un tributo ai Comuni che in mancanza di alternative conferiscono in discarica. Si pensi piuttosto a cambiare lo status quo dell’impiantistica relativa al ciclo in Puglia. È qualcosa che il governo Vendola non ha trovato la forza di fare in dieci anni e che il governo Emiliano deve trovare il coraggio e l’indipendenza per realizzare. In mancanza di ciò l’ecotassa era e resterà un balzello che si ripercuote esclusivamente sulle tasche dei cittadini”.