Blitz NO ALLO SMOG di Legambiente a Roma, il 2015 con aria peggiore degli ultimi 4 anni.
PM10 fuori controllo per 56 giorni a Cinecittà, 378 superamenti complessivi nelle 13 centraline e 27 giorni consecutivi con allarme Smog. Oggi il blitz degli attivisti di Legambiente
23 December, 2015
Gli attivisti del cigno verde questa mattina si sono ritrovati sotto Castel Sant’Angelo per esporre lo striscione gigante NO ALLO SMOG, nel giorno in cui i superamenti di PM10 a Roma sono diventati complessivamente di più di quelli in ognuno degli ultimi 4 anni.
Infatti da inizio 2015, ben 56 giorni di superamento della peggior centralina di monitoraggio a Cinecittà, con un picco impressionante di 110 µg/mc di PM10 dello scorso 17 dicembre (60 µg/mc in più del valore massimo consentito dalla legge pari a 50 µg/mc), sono addirittura 378 i superamenti complessivi delle 13 centraline al 22 dicembre (erano 368 superamenti nel 2014, 350 nel 2013 e 366 nel 2012). Un allarme che non accenna a diminuire e affrontato, per ora, con alcune giornate di targhe alterne, applicate in maniera non incisiva come prevede invece il Piano Regionale di Risanamento della Qualità dell’Aria, con solo 9 ore al giorno e un’ampia interruzione di metà giornata, mentre il piano stesso indica che la modalità deve essere quella delle 12 ore minime continuative.
“Dobbiamo dire NO allo SMOG e curare l’aria di Roma, per farlo bisogna continuare con le targhe alterne ma prendendo anche provvedimenti strutturali più determinanti – dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio -. Non sono di certo le targhe alterne la cura, ma guai a dire che non servono visto che evitano emissioni inquinanti dirette, vanno anzi applicate con continuità. Oggi però nella capitale sono necessarie scelte più determinate e immediate, dai blocchi del traffico totali all’allargamento della ZTL, dal rilancio dei mezzi pubblici a quello di car-sharing e ciclabilità; per farlo, il commissario Tronca ha a disposizione strumenti già discussi con i cittadini e approvati dall’aula consiliare come il Piano Generale del Traffico Urbano che prevede la chiusura del centro alle auto, con bonus di ingresso sul modello milanese, l’ampliamento della ZTL, la realizzazione di corsie preferenziali. Poi va attuato il piano urbano della ciclabilità, rimasto lettera morta dopo l’approvazione, così come va recepito e realizzato il Grab (Grande Raccordo Anulare delle Biciclette) la cui realizzazione sarebbe anche finanziata dalla legge di stabilità nazionale. Dopo le troppe voci che hanno definito le targhe alterne inutili, noi torniamo ad affermarne l’utilità ma anche l’indispensabile necessità di iniziative più forti e durature, per ridare a Roma l’incanto di cui è stata sinonimo nei secoli e costruire un futuro di città a misura d’uomo e di bambino”.