Ama, raccolta differenziata: stretto accordo con comunità ebraica di Roma
Ama e comunità ebraica romana insieme per migliorare raccolta differenziata, firmato il protocollo per avviare un progetto pilota innovativo in tema di gestione integrata del ciclo dei rifiuti
21 January, 2016
Soluzioni innovative per la gestione territoriale dei rifiuti e incremento dei volumi di raccolta differenziata. Sono questi i punti cardine dell’accordo sottoscritto fra la Comunità Ebraica di Roma e Ama, con il coinvolgimento e il sostegno dell’attuale Amministrazione Straordinaria capitolina.
L’accordo è stato firmato presso la sede del Museo della Comunità Ebraica in largo Stefano Gaj Tachè dal Presidente Ruth Dureghello e dal Presidente di Ama, Daniele Fortini, alla presenza del Sub Commissario con delega ai Rifiuti e all’Ambiente di Roma Capitale, Generale Camillo De Milato.
Il testo dell’intesa - “Lettera di intenti tra Ama Spa e Comunità Ebraica di Roma” - definisce una “joint-venture” strategica tra le parti, con l’obiettivo di attuare un progetto pilota territoriale innovativo in tema di gestione integrata del ciclo dei rifiuti. Nel progetto saranno coinvolte le attività imprenditoriali (ristorazione, negozi, ecc.) e sociali (scuole, centri sportivi, luoghi di aggregazione) della comunità, a partire dalla zona del “Portico d’Ottavia”.
Un team tecnico Ama-Comunità Ebraica studierà la mappatura delle aree interessate e le azioni da programmare, che saranno poi pianificate e sperimentate a partire dalla seconda metà del 2016. Tra gli obiettivi prefissati, l’attivazione di campagne informative congiunte sulle buone pratiche della raccolta differenziata.
La collaborazione che viene avviata è particolarmente importante in quanto, come si legge nel testo dell’accordo, “nella matrice multiculturale del tessuto cittadino della Capitale il rilievo economico-sociale, peraltro fortemente radicato, della Comunità Ebraica, è un indubbio elemento propulsore per la sperimentazione di nuove tecnologie e implementazioni nel campo della gestione dei rifiuti giornalmente prodotti da tutte le attività imprenditoriali e sociali”.