20 milioni di € dal Ministero dell’Ambiente per il Progetto Carburanti a Basso Impatto Ambientale
A Parma, città capofila. Punti distribuzione per metano e GPL e contributi alla conversione dei veicoli più inquinanti le linee che confermano gli indirizzi del 2001 - Rassegna stampa
07 October, 2005
<b>Progetto ICBI: combustibili puliti per un intervento concreto contro le emissioni da traffico </b>
Dopo il successo del piano contro l’inquinamento da traffico lanciato nel 2001 dal Ministero dell’Ambiente che puntava su metano e GPL, altri 20 milioni di euro sono in arrivo con la firma del nuovo accordo di programma ICBI prevista a Parma alla presenza del Ministro Matteoli il prossimo 19 ottobre al Teatro Regio.
Il Progetto ICBI, varato 4 anni fa con una dotazione di circa 25 milioni di euro per la promozione dell’uso dei carburanti per autotrazione a basso impatto ambientale (GPL e metano) prevedeva la conversione di veicoli privati non catalizzati, la trasformazione dei veicoli delle flotte pubbliche, lo sviluppo delle reti di distribuzione e la comunicazione ai cittadini sui benefici derivanti dall’utilizzo di carburanti gassosi a basso impatto.
<b>Parma riconfermata Capofila </b>
Per raggiungere questi obiettivi il Ministero dell’Ambiente aveva sottoscritto un protocollo d’intesa con le Associazioni del settore metano-GPL e con i Comuni a rischio inquinamento atmosferico, che avevano costituito una Convenzione, con Parma come capofila. Parma è stata oggi riconfermata dal Ministero dell’Ambiente capofila nazionale di questa iniziativa, con l’assessore all’ambiente Pietro Vignali di nuovo Presidente della conferenza degli assessori dei 168 comuni aderenti al progetto.
<b>Presenti al convegno </b>
Oltre al Ministro, saranno presenti i rappresentanti delle principali associazioni di categoria nazionali in materia: il dr. Merella, Responsabile Consulta Mobilità ANCI e assessore mobilità urbana del comune di Genova, l’arch. Tramontano, Direttore del Consorzio Ecogas, il dr. Vettori, Presidente di Federmetano, l’ing. Caroselli, Direttore di Assogasliquidi, il sig. Pignolini, Segretario nazionale UNASCA, il dr. Cantori, Responsabile Associazione italiana artigiani riparatori auto/CNA e l’Ing. Gaudio, Direttore di NGV System Italia.
<b>Il primo piano: 46 mila impianti sulle auto e finanziamenti al 70% per le infrastrutture </b>
Le risorse sino ad oggi erogate dal Ministero sono state destinate – per 14.260.924,94 euro - ad incentivi ai privati cittadini residenti nei Comuni della Convenzione per la trasformazione delle auto a benzina immatricolate fra il 1988 e il 1995, e – per 9.472.710,05 euro - a contributi alle città per lo sviluppo della rete di distribuzione. Ad oggi sono stati installati 46.010 impianti a metano o GPL ed e’ stata finanziata al 70% la realizzazione di 18 impianti di rifornimento per le flotte pubbliche in altrettante grandi e medie Città italiane.
<b>Da Parma le linee guida per il futuro del progetto ICBI </b>
Col nuovo accordo di programma il Ministero dell’Ambiente destina 15.000.000 euro alla conversione di veicoli, e 5.000.000 euro al finanziamento di impianti di rifornimento. L’11 ottobre a Parma verranno presentati tutti i dettagli dell’iniziativa, illustrando le modalità di adesione dei nuovi comuni interessati, i soggetti destinatari del contributo, le modalità di accesso al finanziamento, la tipologia dei veicoli oggetto dell’iniziativa, le officine autorizzate alle quali rivolgersi e l’eventuale cumulabilità con altri incentivi istituiti con iniziative analoghe da altre amministrazioni.
<b>Il “Modello Parma” </b>
“Parma ha adottato una politica innovativa di interventi combinati per combattere l’inquinamento atmosferico e promuovere la mobilità sostenibile, interventi che hanno raccolto ad oggi numerosi risultati positivi, sino a far indicare da molti Parma come “Modello Italiano” nel settore della Mobilità sostenibile” dichiara l’assessore di Parma Pietro Vignali. Le azioni intraprese si focalizzano sui punti cardine del traffico cittadino: gestire la mobilità sistematica casa-lavoro; ridurre l’uso dell’auto privata a favore della bici, normale o elettrica, anche attraverso il bike sharing, del trasporto pubblico e di forme alternative di trasporto collettivo, quali il car sharing. Con due marce importanti: le sinergie createsi tra Ente Pubblico e Aziende Private e il consenso e l’aiuto dei cittadini.