Regione Piemonte, varato protocollo di misure anti-smog
Approvato durante l'incontro convocato dal presidente Sergio Chiamparino: i provvedimenti sono graduali in base alle concentrazioni di polveri sottili, ma saranno a discrezione dei sindaci e in base a soglie altissime
La Regione Piemonte ha varato un protocollo anti-smog che prevede misure straordinarie da adottare in caso di sforamenti del livello di polveri sottili nell'aria per più giorni consecutivi. È quanto emerge dal vertice convocato mercoledì 3 febbraio dal presidente regionale, Sergio Chiamparino, con i sindaci e presidenti di Città metropolitane e Province per affrontare la situazione. Le misure non scatteranno automaticamente ma a discrezione dei sindaci, che devono poi firmare le ordinanze per autorizzare i provvedimenti.
Il documento prevede 4 colori - giallo, arancione, rosso vermiglio e rosso vivo - ovvero 4 livelli di allerta a seconda dei microgrammi di polveri e ad ad ognuno di questi corrispondono misure diverse.
blocco circolazione urbana diesel euro 3 ad uso privato
riduzione 1 grado riscaldamento edifici pubblici/riduzione 1 ora
divieto bruciare residui vegetali in campo
divieto utilizzo caminetti aperti
nel raggio di 20 km dei centri interessati dal provvedimento divieto di spanto liquido in agricoltura dei liquami derivanti da deiezioni animali
Arancio, 100mcg/mc per più di 3 giorni:
Blocco circolazione urbana diesel euro 4 ad uso privato
ulteriore riduzione riscaldamento 1 grado/1 ora
Rosso vermiglio, 150 mcg/mc per più di 3 giorni:
riduzione velocità stradale di tipo a/b 90 km orari massimo
blocco totale circolazione urbana diesel ad uso privato
Rosso vivo, 180 mcg/mc per più di 3 giorni:
blocco totale circolazione urbana veicoli privati nei giorni feriali
blocco totale circolazione aree extraurbane
bus gratuiti
Si tratta di un protocollo piuttosto singolare; è la prima volta infatti che un regolamento anti-smog prenda in considerazione valori di polveri sottili che raggiungano livelli così alti. Tutti gli altri schemi in vigore in Italia partono dalla soglia dei 50 microgrammi di polveri per metro cubo. Sergio Chiamparino tuttavia è soddisfatto: "È un accordo che consente provvedimenti omogenei e non a macchia di leopardo - ha detto a margine dell'incontro - sono interventi consigliati di soglia minima ma nulla vieta agli amministratori di fare di più di quanto previsto. La lotta allo smog è anche una questione di comportamento - ha aggiunto - per questo chiederemo ai mezzi di informazione che divulgano le previsioni del tempo di aggiungere anche il bollettino sul Pm10 per le previsioni del livello di Pm10". Il presidente ha poi aggiunto: "Noi oggi abbiamo approvato una serie di misure straordinarie pur sapendo che sono gli interventi sul medio e lungo periodo quelli che incidono sull'inquinamento e che hanno effetti sulla salute delle persone. E il trend decennale lo dimostra".
Intanto in Piemonte lo smog continua a stagnare. L'Arpa regionale ha pubblicato i dati sulla qualità dell'aria relativi alla concentrazione di Pm 10. A Torino per tutta la settimana appena trascorsa si è superata la soglia dei 50 μg/m3, fatta eccezione per lunedì 25 dove si sono superati 100 μg/m3. Con questi dati, salgono a 13 idi giorni consecutivi di sforamento e se si considerano i dati rilevati lunedì 1 febbraio, i giorni consecutivi di sforamento salgono a 14.
La situazione non riguarda solo Torino, infatti in tutto l'hinterland si registrano valori molto simili. Situazioni identiche si registrano a Borgaro, Beinasco, Grugliasco, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, San Mauro, Settimo e Venaria. Fa eccezione Rivoli che ha registrato sei giorni di sforamenti su sette, infatti domenica 31 gennaio la qualità dell'aria era buona, segnando valori compresi tra i 26 e 35 μg/m3. Anche per i prossimi giorni le previsioni sulla qualità dell'aria non sono buone, forse un miglioramento è previsto da giovedì grazie ai temporali in arrivo.
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